Era da tempo che l'aspettavo e finalmente in Cadore l'hanno organizzata, unica in Europa, una corsa con le ciaspole lunga 44km, 1900d+.
Partenza all'alba con le frontali, poca neve per i primi km, poi si comincia a salire e qui la neve non manca e neanche il freddo: -18° nevischia e tira vento. Il the caldo dei ristori dopo pochi minuti è congelato. La sicurezza, fondamentale in una competizione di questo tipo, era garantita da numerosi "EROI" presenti lungo il percorso. L'arrivo, per me dopo 4 ore e 50 minuti, nella splendida piazza in centro a Pieve di Cadore con le ciaspole in mano perché a 500m dall'arrivo andavano tolte per percorrere l'ultimo pezzo asfaltato. Supero il traguardo felice di esserci stato a questa prima edizione, e con me Gilda e Runnolo in staffetta anche loro soddisfatti di questa trasferta.
www.ciaspalonga.it e su sky sport 3 lunedì 20 ore 20.15 e martedì 21 ore 08.00
Marco
Video 1
dal 17° minuto
Video 2
dal minuto 26.20
IL RACCONTO DI RUNNOLO
Sabato 11/02/2012 un piccolo ma agguerrito gruppo di Valbossini (il Lupo, Gilda e il sottoscritto) ha partecipato alla prima edizione della Ciaspalonga delle Marmarole, un trail invernale su ciaspole di 42 km e 2600 m d+, diventati poi 44 km e 1900 m d+ a causa delle condizioni incerte del manto nevoso.
Ritrovo alle 04.45 nella bella piazza centrale di Pieve di Cadore dove troviamo un bus che ci porta ad Auronzo, luogo di partenza del trail.
Lo start è alle 06.00, con 8 gradi sotto lo zero e nevischio, ma tutti sono pronti e sgambettanti, con le lampade frontali accese e le ciaspole ai piedi, smaniosi di iniziare questa bella galoppata sulle Dolomiti Cadorine.
Pronti via, mi sento in forma e provo da subito a tenere il passo indiavolato del gruppetto di testa, (tra cui, ovviamente, il Lupo Marco Zarantonello!), considerando che avevo solo 23 km da fare, poi Gilda avrebbe terminato la gara a staffetta.
Resisto un paio di km, poi quando la pendenza si fa seria opportunamente mi sfilo.
Alterno corsa e marcia veloce ma nei brevi tratti in falsopiano vengo preso da dolorosi crampi ai polpacci non appena allungo la falcata, fenomeno strano dopo appena 20' di gara, di certo non poteva essere una crisi, saranno le ciaspole che ho rimesso dopo un anno, o una fastidiosa influenza che mi ha fatto saltare parecchi allenamenti nei giorni prima della gara o chissà cos'altro!
Prima dello scollinamento al Pian dei Buoi (20 gradi sotto lo zero e bufera di neve) mi devo fermare più volte a fare stretching, do fondo alla borraccia pensando di essermi poco idratato, intanto perdo posizioni, tanto che in cima transito diciottesimo.
La discesa è piuttosto tecnica e i miei problemi di crampi peggiorano, cado un pò di volte, mi faccio "stirare" la gamba da un volontario, penso ad un ritiro ma scaccio il pensiero sentendomi responsabile della staffetta.
Poi la discesa si fa più regolare, dall'ostico single track si passa ad una larga carrozzabile con fondo abbastanza uniforme e posso impostare un passo discretamente veloce, i crampi spariscono cambiando il gesto tecnico della corsa, mi riprendo un paio di posizioni, il che mi rianima parecchio.
Il mio sofferto trail finisce vedendo partire tostissima Gilda, e finalmente posso rilassarmi in un accogliente tendone riscaldato, dove trovo puntualmente la mia borsa con gli abiti asciutti.
Zarantonello sarà secondo con lo stratosferico e quasi imbarazzante tempo di 4 h, 53' 15", mentre Gilda caparbiamente recupera parecchio, e alla fina la staffetta Valbossina è seconda con soli 4' di distacco.
La macchina organizzativa ha funzionato perfettamente sin dal venerdì precedente la gara, pareva un evento ultra collaudato e invece era la prima edizione di un trail su ciaspole non paragonabile ad altri trail, per lunghezza e dislivello.
Ecco qualche esempio: briefing tecnico esauriente il venerdì pomeriggio in una bella e storica sala di un altrettanto bello e storio edificio della piazza centrale di Pieve di Cadore, seguito da un apprezzabile aperitivo totalmente gratuito, consegna pettorali e controllo materiale veloce ed ordinato, bus per la partenza, ristori adeguati come numero ed essenziali nell'offerta (secondo me giustamente, un trail non è un tour enogastronomico!), volontari "incitanti" su tutto il percorso nonostante il freddo polare (grazie!!!), segnalazioni perfette, tenda riscaldata per gli staffettisti della prima parte, classifiche in tempo quasi reale, ottimi (e golosi!) premi, buonissimo risotto party e tanto, tanto entusiasmo e professionalità...
Di sicuro un evento da evidenziare sotto la casella "gare da non perdere".
By runnolo
..senza limiti Lupo! già 44km sono tanti, con le ciaspole poi!?!??!?!
Grande!
Alessio
Complimenti a tutti sia per i tempi sia per 'solo' portare a termine la gara!
ciao
bravi, leggendo mi avete fatto venire un pò di invidia.
un pensierino lo avevo fatto, poi il freddo e non solo.... mi ha frenato