La MMT si corre in provincia di Pordenone attraversando parte del territorio dei magredi e le principali località delle dolomiti friulane. I magredi sono chiamati anche la steppa friulana per le particolari caratteristiche ambientali, qui i torrenti Meduna e Cellina sprofondano nella falda acquifera lasciando la superficie arida e sassosa, povera di vegetazione e apparentemente priva di vita, ma in realtà ricca di una gran quantità di specie avicole che scelgono questi luoghi per nidificare.
Alle 6 della sera partiamo per il nostro lungo viaggio e dopo venti piattissimi chilometri di magredi affrontiamo le prime asperità mentre il bosco e le tenebre ci inghiottono. In un baleno mi ritrovo in assoluta solitudine e ormai salito di quota ammiro l'infinita pianura e le sue luci, dopo la forte e veloce perturbazione del mattino l'aria è frizzante e pulita rendendo la visibilità perfetta.
In discesa trovare le fettucce segna percorso si rivela una autentica caccia al tesoro e raggiunto il primo check point trovo un gruppetto di atleti che lamentano le stesse difficoltà nel trovare la giusta via. Si riparte tutti assieme e inizia una bella collaborazione per scovare le fettucce, nessuna balise o altro segnale rifrangente, siamo abbastanza avviliti e ci rendiamo conto del tempo che perdiamo e della strada extra che facciamo. L'andatura rimane in ogni caso buona e i chilometri si accumulano, nel pieno della notte il freddo si fa sentire, i prati sono ghiacciati e qua e là ci sono tracce di neve caduta nel mattino. Alla prima base vita al 52esimo k mi ingollo un bel piatto di pasta e una tonnellata di strudel, do tregua per qualche minuto alle gambe per poi rituffarmi nella fredda nottata. Sono nuovamente da solo, lo sguardo si perde fra miliardi di stelle e rischio un frontale con una mucca, la simpatica ruminante senza scomporsi mi guarda curiosa domandandosi probabilmente da dove cacchio arrivo. Scorgo in lontananza delle frontali e in breve mi riporto su di loro, meglio proseguire in compagnia, tanti occhi vedono meglio di due! Abbiamo la fortuna di trovarci all'alba in un punto bellissimo del percorso, una facile cresta erbosa e un sentiero in traverso tipicamente dolomitico, la vista spazia su diversi versanti, le cime dolomitiche si colorano di rosa, le nebbie si alzano dalle pianure e il sole scaldando dona nuova energia. Uno spettacolo! La giornata passa fra salite, boschi, dighe impressionanti, gallerie, orridi e torrenti cristallini. Nessuna crisi, di buona lena si prosegue prestando sempre la massima attenzione all'alimentazione e al giusto reintegro idrico. La preoccupazione ci viene dalla consapevolezza che arriveremo a notte inoltrata e sapendo quale balisaggio idiota sia stato predisposto già immaginiamo che avremo grossi problemi.
La previsione si è poi rivelata quanto mai azzeccata, 20 k dall'altro versante del magredi di puro delirio, una ricerca sfrenata alla fettucce fantasma, persi in un deserto di sassi, con le gambe ormai doloranti e le vesciche ai piedi eppure incredibilmente quasi sempre correndo e a tratti anche forte!
Queste trenate sfaldano il gruppetto che da ore si era formato, un po' mi spiace ma allo stesso tempo ne sono contento, ognuno di noi potrà vivere questi ultimi chilometri in perfetta intimità, guardandosi dentro e assaporando il piacere di essere riusciti a concludere nel migliore dei modi questa avventura. Raggiungo un concorrente, poi un altro, in pochi minuti spariscono alle mie spalle, sto proprio bene, ignoro i dolori e il sonno non esiste, mangiare e bere a bestia è stata sicuramente la mossa vincente. Eccolo l'arrivo, prendo il mio campanaccio finisher e trangugio l'ennesimo piatto di pasta, sicuramente schifosa ma a me sembra un piatto di alta cucina. Finalmente levo le scarpe, la doccia, un letto dove riposare, ma rimango insonne, sono preoccupato per Piedone, l'ho trascinato in questa impresa, certo non costretto, ma un po' mi sento responsabile e fin quando non lo vedrò arrivare attorno alle 7 e 30 del mattino resterò in ansia.
Sono le 9 del mattino, io faccio colazione per la seconda volta e Piedone divora quantità industriali di cibo, non dormiamo da non so nemmeno quante ore e spariamo cazzate ma finalmente siamo tranquilli e … FINISHER MMT 100 ML!
Alberzek
Conosco bene quei posti per averci fatto 8 mesi di naja. Ero a Tauriano di Spilimbergo proprio ai margini del Meduna, e le notti nel greto del torrente in secca a bordo di un blindato scassatissimo sono ancora vive nella memoria.
Bravo Alberto, mi sto rodendo di invidia.
il Pilo
Bravo.
Ammiro il tuo spirito libero.
Complimenti per la tua volontà di ferro e per l'ottima prestazione.
Te l'ho già detto x tel ma voglio anche scrivertelo : SEI UN GRANDISSIMO. ottima prestazione x uno che non avrebbe piú fatto gare lunghe !
Tu sei davvero un esempio x tutti !
Altro che parabole discendenti ....
BRAVO ALBERZEK !
bravo ALBERZEK
Complimenti ai 2 finisher !!!
p.s. ma la vostra gara ... è finita ?
Ricordo che è buona norma firmarsi.
Grazie.
grande Alberzek, scommetto che stai già pensando alla prossima
Styv
mi è tornata la voglia di trail e di abbandonare il piattume...
siete 2 pazzi!
con invidia,
alessio
Spero che tu tenga un diario di tutte queste belle esperienze sportive e che a fine anno lo porterai in sede affinchè resti agli atti della nostra società! Complienti per L'entusiasmo.Ciao Alberzek.
Scusate Complimenti
Che impresona ragazzi !!
Per "passeggiate in compagnia" siete soggetti da evitare.
Chapeau :-)