
Il 19 Dicembre del 2009 ci fu la prima memorabile edizione del VIALATTEA TRAIL. Il primo trail in notturna e totalmente sulla neve. All'epoca l'inverno aveva da tempo iniziato il proprio lento ed inesorabile declino ma di tanto in tanto sapeva ancora sferrare qualche zampata graffiante. In quei giorni un'onda di gelo investì i monti e da li rotolando lungo gole e valli si propagò sulle pianure. Dove non arrivò la neve fu la brina e la nebbia ghiacciata e vestire di bianco i panorami. Alla partenza della gara eravamo parecchi gradi sottozero e al punto di passaggio più alto prima di scendere verso Sestriere si registrarono – 25 gradi con folate di vento a 50/60 chilometri orari. Chi nella foga della corsa lasciò sbadatamente qualche lembo di pelle esposto al clima si procurò delle ustioni da freddo con tanto di grandi vesciche. Da parte mia non ebbi grossi problemi ma prima di scollinare mi accorsi che il freddo stava colpendo a tradimento la più intima delle mie estremità! Mi adoperai a tirare fuori immediatamente dallo zaino una maglia termica che astutamente piazzai nelle mutande. Problema risolto e fortunatamente l'oscurità celò la protuberanza sproporzionata ed imbarazzante! Ma ancora la parte più ridicola aveva da venire. Conclusa la prova in modo onorevole per le mie possibilità al pasta party subii uno shock termico dovuto al gran caldo del locale e mi ritrovai in infermeria in pessimo stato. Inutile dire che ancora oggi la cosa viene di tanto in tanto tirata in ballo da qualche amico creando ilarità sul fatto che in una delle notti più fredde di sempre ci vuol tutta a prendersi un colpo di calore!
Ora
sono passati 6 anni e coincidenza vuole che sia ancora il 19 Dicembre. E'
l'unica cosa in comune con allora. C'è una temperatura ridicola per l'ora ed il
luogo e non c'è la minima traccia di neve. Anche a quote ben più alte le
montagne si presentano totalmente prive anche di un minimo strato giusto da
dare almeno una parvenza di inverno. L'unica pista con neve artificiale è quasi
allo stremo della propria esistenza e c'è il divieto assoluto di percorerla
così gli organizzatore si sono trovati costretti a modificare il tracciato
creando un anello di 12,5 k con 650 + da fare una volta per la gara corta e due
e due per la lunga. Con queste premesse mi sono recato a Salice d'Ulzio con il
morale sotto le scarpe e poca voglia ma vedere gli amici, conoscerne di nuovi e
farsi una birra chiaccherando e scherzando prima di partire mi ha rimesso al
pensiero positivo. Anche la gara pur non centrando nulla con quello che doveva
essere si è rivelata divertente e mi sono concesso di tirare al massimo per le
mie capacità senza avere i fastidi che solitamente ho quando mantengo ritmi a
me non consoni.
L'anno
è finito e l'ultima gara è andata. Mi sono portato a casa 4 ultra e un bel
numero di sky e trail di un certo impegno. Solo un paio di volte ho avuto
grosse difficoltà ad arrivare in fondo ma generalmente sono andato bene e mi
ritengo più che soddisfatto. Consapevole che ho una testaccia dura, quello si,
ma anche fortuna a riuscire ancora per il momento a fare tutto questo
nonostante abbia diversi guai fisici che potrebbero costringermi prima o poi
allo stop definitivo.
Va
bene così. Buone feste.
Alberzek
Grande Alberto, spero gli acciacchi non ti costringano alla resa; sai quanta nostalgia ed invidia ho io per gli amici e degli amici ora che non posso più correre?
Il Pilo
diciamo che la via lattea non è una gara fortunata per te, l'anno seguente l'hai saltata per il taglio al dito! come nota storica posso confermare, pur non avendo avuto problemi in gara, che quell'anno faceva veramente un gran freddo, noi siam partiti il sabato mattina con classica tappa a Torino e rientrati la domenica sera, poco più di 24 ore e ci siamo ritrovati con la bella sorpresa dell'acqua gelata nei tubi della caldaia! all'arrivo della gara marco aveva i ghiaccioli sulla barba e sulle ciglia! anche gli altri due anni le temperature erano bassine e la neve era abbondante. Quest'anno eravamo già in forse se partecipare o meno ma l'assenza di neve ha decisamente fatto propendere l'ago della bilancia per il no, son comunque contenta che chi c'era si sia divertito!
si è aperta la porta dei ricordi: quando ancora c'era l'inverno e cadeva la neve, e quando "correvo" ancora! la mia via lattea 30k 2010
trailhttp://runnersvalbossa.blogspot.it/2010_12_01_archive.html
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