Di A. De Mieri
Il periodo invernale non offre un ampio calendario di gare.
Infatti se si volessero disputare delle competizioni di trail, sarebbe necessario orientarsi verso altre nazioni o continenti.
Per chi ne avesse la possibilità questo rappresenta il mezzo migliore per dare continuità alla stagione divertendosi e visitando il mondo, in caso contrario è necessario arrangiarsi, facendo buon viso alle avversità climatiche e ambientali.
Per molti atleti questo rappresenta il periodo dell'anno in cui poter correre in libertà, solo per il piacere di farlo, senza avere alcun pensiero e condizionamento nei confronti delle competizioni e questo è uno dei momenti migliori per gustare tutti gli aspetti della corsa in natura in quanto la stagione invernale, apparentemente in letargo, offre paesaggi e ambienti estremamente suggestivi.
Angelo non voglio contraddirti ma in questo periodo dell'anno (quello invernale per l'appunto) è pieno di gare più o meno "importanti", la maggior parte delle quali sono a chilometraggio ridotto.
Basti pensare all'Ammazzainverno" che si corre in piemonte, le IVV a partenza libera, e i cross.
Questi ultimi, in particolare, rivestono un ruolo fondamentale nella preparazione di chi avesse intenzione di cimentarsi nei mesi primaverili in mezze e maratone.
I nostri cross, parlando del mondo amatori master, si corrono su di una distanza massima di circa 6 Km e in una gara di queste, corsa al massimo, si ottengono un sacco di benefici da incamerare per la successiva preparazione primaverile.
La muscolatura generale delle gambe si irrubustisce, si impara a tenere dei ritmi elevati di corsa su terreni accidentati e questo si ripequote positivamente sulla resistenza allo sforzo prolungato.
Insomma l'allenamento invernale (comprendente anche queste gare), è di fondamentale inportanza per affrontare gli impegni che si affronteranno con il "sole e il caldo".
Saluti Andrea Basoli
Concordo con Andrea, i cross sono un ottimo allenamento invernale. Anche le ammazzainverno sono interessanti, veloci come le serali ma di mattina, popolate da atleti di ottimo livello. Per quanto riguarda i trail effettivamente sono più rari e non sempre a portata di mano ma comunque ce ne sono alcuni molto interessanti. La corsa in natura per alcuni è una specialità di serie B in quanto il gesto atletico non è puro. Infatti lo spirito con cui si affronato trail e skyrace è molto diverso da quello che spinge a cerrere contro il cronometro. Quì la sfida è prima di tutto contro se stessi, contro la fatica,la paura,la propria testa,le vertigini,il buio,il freddo, ecc. Anche su strada si affrontano molti degli aspetti che ho elencato ma in natura oltre ad essere tutto più esasperato c'è la difficoltà che se per caso vuoi ritirarti spesso non esiste il modo di rientrare con altri mezzi che non siano le proprie gambe.