Il mio/nostro amico e socio Marco Rampi (a dx nella foto) dopo anni passati tra analisi finanziarie, fondi di investimento, derivati e sub prime, ha deciso che era ora di “cambiare aria”.
Si è presa una pausa di riflessione per dedicarsi ai più deboli.
Lo ha fatto con un gesto di nobiltà che rispecchia il suo modo di essere.
Chi lo conosce ed ha corso con lui ricorderà il suo presentarsi alla partenza delle maratone invernali con la camicia stirata il giorno prima come i veri signori, bene Marco ha deciso di scendere in Africa e più precisamente in Kenya e dedicare un po’ del suo tempo ai bambini di un orfanotrofio.
Poteva fare tante cose per “disintossicarsi” dall’alta finanza ma questa mi sembra veramente una “GRANDE” cosa.
Personalmente un poco lo invidio; invidio il suo coraggio nel lasciare la tranquillità e la “certezza” della nostra provincia per le sconfinate savane africane, invidio la forza nell’affrontare le incognite che lo attenderanno nel paese dei corridori keniani, invidio anche la serenità con la quale ha pianificato il suo progetto, quasi fosse una nuova maratona, quella destinata ad infrangere il muro delle tre ore tanto cercato.
Per il momento voglio augurargli ogni bene possibile, sono sicuro che saprà esser d’aiuto in questo paese tanto bisognoso.
So che si è già dedicato alla sua seconda passione (la corsa viene dopo la bicicletta) e che ha faticato parecchio.
Spero di tornare a correre con lui quanto prima.
Si è presa una pausa di riflessione per dedicarsi ai più deboli.
Lo ha fatto con un gesto di nobiltà che rispecchia il suo modo di essere.
Chi lo conosce ed ha corso con lui ricorderà il suo presentarsi alla partenza delle maratone invernali con la camicia stirata il giorno prima come i veri signori, bene Marco ha deciso di scendere in Africa e più precisamente in Kenya e dedicare un po’ del suo tempo ai bambini di un orfanotrofio.
Poteva fare tante cose per “disintossicarsi” dall’alta finanza ma questa mi sembra veramente una “GRANDE” cosa.
Personalmente un poco lo invidio; invidio il suo coraggio nel lasciare la tranquillità e la “certezza” della nostra provincia per le sconfinate savane africane, invidio la forza nell’affrontare le incognite che lo attenderanno nel paese dei corridori keniani, invidio anche la serenità con la quale ha pianificato il suo progetto, quasi fosse una nuova maratona, quella destinata ad infrangere il muro delle tre ore tanto cercato.
Per il momento voglio augurargli ogni bene possibile, sono sicuro che saprà esser d’aiuto in questo paese tanto bisognoso.
So che si è già dedicato alla sua seconda passione (la corsa viene dopo la bicicletta) e che ha faticato parecchio.
Spero di tornare a correre con lui quanto prima.
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Chi volesse seguire questa “sua” missione lo può fare dal suo blog
Chi volesse seguire questa “sua” missione lo può fare dal suo blog
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GRANDE RAMPI
Il tuo amico Pilo
GRANDE RAMPI
Il tuo amico Pilo
ciao Marco in bocca al lupo e buona fortuna
complimenti per la tua scelta,non dimenticare le scarpe da corsa!ciao e auguri.