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imageNon a tutti i piace correre a Milano. Sarà che forse non ha quel fascino esotico di altre località, sarà che gli automobilisti non sono particolarmente cortesi e invece del contachilometri preferirebbero avere una lavagnetta sulla quale segnare col gessetto i podisti spiaccicati sulle strisce pedonali. Simagearà. Ma quando la primavera ci regala una bella giornata di sole e le strade si riempiono di bambini, famiglie e soprattutto personaggi di età, taglia ed abbigliamento a dir poco improbabile, il cui massimo di attività fisica è normalmente percorrere la distanza fra la scrivania e la stampante, allora mi si stampa in faccia un sorriso da simpatico bischero e non riesco a fare a meno di correre felice. A questo punto dovrei raccontarvi che eravamo quasi 6800 iscritti, che noi 15 Valbossini siamo andati alla stragrande e di com’è bello correre sotto il Bosco Verticale, eletto quest’anno il grattacielo più bello del mondo (che purtroppo non ho progettato io), ma rischierei di annoiarvi. Ormai sono 9 anni che la scampo e chissà che magari il prossimo anno il mio nome finirà scritto su una lavagnetta di qualche automobilista milanese ma sapete cosa vi dico? Io il prossimo anno alla Stramilano ci torno.

Lorenzo

1 commenti
  1. pilo 23 marzo 2016 alle ore 09:07  

    Cavolo, io dalla scrivania alla stampante ci vado sulla sedia con le rotelle; non c'è nemmeno bisogno di alzarsi.
    Lorenzo, continua col tuo splendido sorriso... alla faccia dei milanesi imbruttiti