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Dopo oltre 2 anni di assenza dalla distanza regina, e con l'ultimo anno passato prevalentemente a correre x boschi e montagne, a novembre ho un colpo di fulmine e decido di fare una maratona, vicina ed economica, la scelta cade su Reggio Emilia, 20esima edizione della maratona d'Italia, 3500 iscritti circa senza altre gare complementari, la dice già lunga su quello che potevo aspettarmi. E così anche se era vicina come periodo, mi iscrivo e aumento i km in previsione della fatica. Sabato pomeriggio si parte per avere tempo di visitare la città, ma la nebbia ci ha messo del suo, e arrivò un po in ritardo, pazienza sarà per un'altra volta, vado a ritirare il pettorale è già noto una organizzazione impeccabile, che fa solo piacere. Domenica mattina mi reco sul luogo del delitto, mi cambio poi via in griglia, per il riscaldamento ho tempo durante la corsa, alle 9 spaccate il via, con la fanfara dei bersaglieri di sottofondo, il bel tempo non freddissimo, l'allegria del pubblico sul percorso che incitava, gli ottimi e abbondanti ristori con musica di sottofondo, tutte le strade presidiate dai volontari che sorridevano, il percorso bello e mai monotono, hanno fatto scorrere i tanti km sotto le scarpette. Unico appunto secondo me al ristoro finale, che poteva essere più fornito, ma tutto il resto era perfetto. Ottimi i tempi dei valbossini, e complimenti a Stefano Bellini che abbatte il muro delle 3 ore sulla distanza. Per concludere una bella giornata di sport e allegria, poi quando le mie gambe tornano ad esistere, ricominciamo a correre.

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