Lago Maggiore Half Marathon

Finisce in parità il "derby" tra Kenya ed Etiopia alla quinta edizione della Veneto Banca Lago Maggiore Half Marathon, in una giornata baciata dal sole che ha esaltato i panorami da cartolina del percorso che unisce Verbania a Stresa e che ha alleviato le fatiche dei circa 1.800 podisti presenti.
La gara maschile è vissuta sul duello tra l'etiope Belaya Bedede e il keniota Edwin Kipyego: già soli a metà gara, i due si sono alternati in testa fino a quando Bedede, in prossimità del traguardo, ha allungato andando a vincere in 1h00'59" e lasciando Kipyego a 12" (1h'01'11" il tempo finale); terzo si è piazzato un altro keniota, il campione del mondo 2011 sui 10.000, Charles Kamathi Waweru, in 1h02'18". Da sottolineare il 6° posto dell'australiano Clinton Perret, in 1h03'41".Il Kenya, sconfitto tra gli uomini, si è ampiamente rifatto in campo femminile, con la netta vittoria di Jemina Jelagat: Jemina con 1h08'35" ha stabilito il nuovo primato della gara, stracciando il precedente (1h11'17"), stabilito nel 2011 dalla connazionale Joyce Chepkirui, sul percorso inverso. La gara delle donne è stata velocissima: sia la seconda, Alice Mogire (Ken), sia la terza, Magdalene Mukunzi, hanno fatto meglio del record precedente, con rispettivamente 1h10'11" e 1h10'44".
Ben 20 i valbossini al via, ecco una foto dell’onnipresente Antonio Capasso, in cui si possono riconoscere diversi valbossini con la nuova divisa.
Quanti ne vedete? Chi sarà il primo a riconoscerli tutti?

Grande prestazione per Negretto e Franzetti che hanno conquistato la terza posizione di categoria.

Classifica valbossini

Pos.	Pos. M/F	Pos. Cat.	Pett.	Cognome Nome	Naz.	Cat.	Tempo	RealTime
32	24	3	205	NEGRETTO PAOLO		MM35	01:18:53	01:18:50
141	128	18	1263	DI RAIMO ADRIANO		MM45	01:27:48	01:27:38
			1081	MODESTI STEFANO		MM40
360	338	79	1434	PASQUINI LORENZO		MM40	01:36:09	01:35:19
363	341	3	5144	FRANZETTI LUIGI		MM60	01:36:17	01:36:00
382	359	73	1475	BRAZZALE DAVIDE		MM45	01:36:44	01:36:30
428	400	47	3177	CASOLA YARI		TM	01:38:12	01:37:42
445	415	91	3262	VITALI ANDREA		MM45	01:38:45	01:37:54
484	453	105	3211	FRANCESCHET LUCA		MM45	01:39:50	01:39:24
505	471	52	1433	ZINCOLINI SILVIO FRANCESCO		MM50	01:40:07	01:39:16
519	484	56	1291	GUIDALI GIANLUCA		MM50	01:40:25	01:40:10

656	606	72	1292	COLOMBO MASSIMO		MM50	01:43:45	01:43:20
661	611	132	3165	FEROLDI LUIGI		MM40	01:43:51	01:43:18
680	626	137	1361	VANNINI ALFREDO		MM40	01:44:11	01:43:45
765	72	13	F849	GRISOTTO MONICA		MF45	01:46:06	01:45:42
819	87	23	F532	ABBIATI STEFANIA		MF40	01:47:26	01:47:01
888	104	6	F473	MANTOVANI ORNELLA		MF50	01:49:24	01:49:00
996	864	188	5143	RODIGHIERO MAURO		MM40	01:53:05	01:51:56
1102	945	131	1019	FERRO MASSIMO		MM50	01:56:54	01:56:28
1118	165	32	F491	TRIVINI BELLINI DANIELA		MF45	01:57:40	01:56:39

di Lorenzo Pasquini

Ho sempre considerato fantastico avere la possibilità di correre in grandi ambientazioni: si provano emozioni che difficilmente si riescono a spiegare a chi non le ha mai provate.
Quando poi si parla del Lago Maggiore, si attraversano cittadine dal nome di Pallanza, Baveno e Stresa e c'è anche il fascino del traghetto da prendere per raggiungere il luogo della partenza allora questo diventa un privilegio: il privilegio di avere di fronte a te 21 km di strada per qualche ora libera dalle auto e di godere di quell'ambientazione in un modo che nessun altro potrà mai fare.
Forse è anche per questo che domenica mattina più di 1600 atleti si sono presentati sul lungolago di Pallanza per partecipare alla 4° edizione del Lago Maggiore Half Marathon.
Tanti nomi stranieri sui pettorali e soprattutto tanta partecipazione di rappresentanti del gentil sesso a dimostrazione del fatto che sport legato alla bellezza costituiscono un binomio particolarmente riuscito ed apprezzato.
Noi Valbossini eravamo in 20, tanti, tantissimi, e abbiamo fatto una gran bella figura. Le nostre espressioni di fatica ma anche di estrema soddisfazione mostrate all'arrivo stanno a significare che, aldilà degli eccellenti tempi ottenuti, abbiamo tutti dimostrato l'impegno e la volontà di ben figurare sia come singoli atleti che come gruppo.
Direi che ci siamo senz'altro riusciti.
Il percorso (che ad anni alterni si inverte di direzione) si è rivelato piacevolmente vario e scorrevole, con qualche salita qua e là che ha reso se possibile ancora più impegnativa ed affascinante la gara. L'arrivo sul lungolago di Stresa è maestoso, un ampio rettilineo alberato fiancheggiato da stupendi alberghi in stile liberty che fa da degna conclusione ad una mezza da ricordare, se non altro anche per l'eccellente organizzazione, impeccabile sotto tutti i punti di vista, probabilmente più a livello di una maratona che di una mezza come quella di domenica mattina.

Lorenzo