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Riflessioni

Pubblicato il 29.9.11

Di Andrea Poggioni

2h03'38'' record del mondo in maratona.
image A Berlino domenica 25 settembre il ventiseienne Patrick Makau ha migliorato di 21'' il tempo ottenuto da Gebrselassie nel 2008 nella stessa gara. Ho seguito la parte iniziale fino al km 10 e poi gli ultimi 2 km alla TV. Devo dire bello ed emozionante seguire una maratona di questo livello in cui viene stabilito un record mondiale. Stupenda anche la prestazione della prima donna Florence Kiplagat che alla sua prima maratona e all'età di 24 anni vince con 2h19'44'', settima prestazione mondiale di sempre!! Risultati eccezionali ottenuti da atleti di quell'africa che ormai si è imposta prepotentemente nelle discipline della corsa dal mezzo fondo alle lunghe distanze. Inutile continuare a ribadire i soliti discorsi sul perché o il percome solo loro riescono ad ottenere questi risultati.
Questo è solo un cappello introduttivo ad alcune riflessioni che ho fatto mentre eseguivo gli esercizi di riabilitazione pensando quale sarà l'esito dell'intervento subito. Si perché è solo con la mancanza dell'attività che mi sono reso conto di quanto correre mi faccia stare bene. Ed il pensiero va a quando potrò rimettere la canottiera della Valbossa e tornare ad identificarmi con il nostro gruppo. Perché a me far parte di un gruppo serve come stimolo a fare del mio meglio.
Bene, il nostro gruppo negli ultimi anni è cresciuto molto.
Ho sentito frasi del tipo “la Valbossa non è più quella di una volta”.
Assolutamente vero!!
Non voglio sindacare se sia meglio oggi o qualche anno fa ma solo fare valutazioni oggettive.
Nel 2003, quando mi iscrissi al gruppo su “consiglio” del buon Alezio eravamo circa 80 atleti tra le fila Valbossine. I gruppi podistici della provincia erano quasi la metà. Dei nostri molti partecipavano al piede d'oro ma spesso venivano organizzate trasferte per maratone, mezze maratone o gare in genere. Bastava trovarsi al venerdì in sede per sapere che si stava formando un gruppetto che sarebbe andato alla maratona di Roma, un altro alla Traslaval, che al trofeo Monga di cross le nostre donne stavano tenendo alti i colori sociali. La gita sociale era un avvenimento atteso ed è capitato che il solo pullman non bastasse e qualcuno doveva seguire in auto. Venivano organizzate solo la gara del piede d'oro e un 5000 metri in pista a Calcinate degli Orrigoni.
Oggi il gruppo conta circa 120 iscritti. Organizziamo 8 gare tutte di genere diverso. Corsa degli Innamorati a staffetta, Monclassic serale, Stramazzate a cronometro, piede d'oro Gran prix della Valbossa, Americana in pista, Trail delle Terre di Mezzo, cross di Crosio della Valle e la sociale che quest'anno è stata al Sacro Monte. Grande impegno, un bilancio sociale buono e la sensazione che in molti apprezzino l'operato confermata anche di persona da atleti di altri gruppi. Di contro, però, sono diminuite quelle attività che dovrebbero essere il senso profondo del gruppo. Non si sentono più gruppi di atleti che si aggregano per qualche trasferta importante. La gita sociale è stata poco partecipata anche se si era cercata una gara ed una località alla portata di tutti e pubblicata circa sei mesi prima sul sito. Proprio il sito sembrava dover essere il mezzo per raggiungere tutti ma pare non stia generando l'effetto desiderato. Se a scrivere sono solo quei quattro pazzi che vanno a sputare l'anima sui monti sembriamo un gruppo di soli trailer o skyrunner.
Niente di più falso.
Siamo un gruppo numeroso, con atleti di valore e con un grande potenziale da esprimere direttamente sul campo ed in svariate specialità.
Sono sicuro che tra di noi nessuno riuscirà a migliorare il record del mondo di maratona ma so che se vogliamo possiamo ottenere soddisfazioni personali e di squadra. La spedizione ai campionati italiani di corsa in montagna era stato un primo segnale ma molto si può fare.
Sarebbe molto bello avere persone di riferimento per le varie specialità che studiando i calendari si facessero promotori di trasferte per gare anche di livello come, ad esempio, i vari campionati regionali o nazionali Fidal. Oppure idee di gare particolari ma interessanti. Naturalmente essere promotori vuol dire parlare con gli atleti per coinvolgerli senza obbligare nessuno, raccogliere informazioni, magari impegnarsi per le iscrizioni, studiare i regolamenti, ecc. Non è necessario essere parte del consiglio direttivo per avanzare proposte o per organizzare qualunque iniziativa. Comunque quest'anno ci saranno anche le elezioni e tutti possono candidarsi.
Makau ha ottenuto un record mondiale impegnandosi molto, certo è un professionista ed è il suo lavoro ma sono convinto che se l'obbiettivo fossero solo i premi in denaro la motivazione non sarebbe la stessa. Nello sport è sempre stato così, conta di più l'uomo che il denaro. In un gruppo di amatori è solo con un po' di buona volontà che si possono ottenere risultati, stima e soddisfazioni.

Spero di essermi spiegato bene e mi auguro che il prossimo anno fioriscano iniziative che portino la Valbossa ad essere un gruppo ancora più dinamico di quanto non sia già attualmente.

Buone corse a tutti.

Il Poggio.

4 commenti
  1. Rita 29 settembre 2011 alle ore 17:41  

    Caro Andrea, sei proprio quello che si dice "una brava persona". Sono pienamente d'accordo con te! Siamo un gruppo numeroso con atleti di valore in diverse specialità ma ognuno va per conto suo, manca l'aggregazione di gruppo, la voglia come dici tu, di indossare la canottiera Valbossa. Però, riflettendoci.... se prima non era così, se prima ci si incontrava per organizzare e partecipare numerosi a trasferte e gare competitive di ogni genere ed oggi non è più così, un motivo ci sarà, non credi?
    Ogni società ha il suo direttivo che studia i calendari, propone le diverse gare in modo da soddisfare tutti i suoi atleti e provvede a fare le iscrizioni collettive. Io quando voglio partecipare ad una gara, mi faccio l'iscrizione e vado. Magari c'è qualche atleta che parteciperebbe volentieri, ma gradirebbe essere coinvolto ed informato dalla società. Anticipo subito per chi mi suggerirà di espormi mettendomi nel direttivo, che per motivi personali non ho intenzione di candidarmi. Concordo anche che tra gli amatori conta di più la persona che il denaro, i nostri risultati sono dati dalla nostra voglia di fare e di divertirci.
    Anch'io Andrea, mi auguro che in futuro la Valbossa possa ritornare una fiorente società e un bel gruppo affiatato.
    Ciao e buone corse!

  2. STEFANO 29 settembre 2011 alle ore 22:01  

    Parole sante Andrea
    Styv

  3. Silvano 30 settembre 2011 alle ore 16:47  

    Ciao runners .... senza critica per nessuno,
    la Valbossa è una fiorente società ed un bel gruppo affiatato !!!

  4. tillo 3 ottobre 2011 alle ore 13:12  

    ciao Andrea, ho voluto aspettare un pò prima di commentare.
    Io partirei da una considerazione "in fin dei conti sono solo corsette" . Io c'ero all'inizio e ho vissuto più o meno tutta la storia della Valbossa. Si era più affiatati allora ? può darsi eravamo un gruppetto che si divertiva un casino, poi la stanca, ognuno i propri problemi, siete arrivati Voi e avete portato parecchia "gioventù" e voglia di fare, voi come noi penso vi divertite un casino, quindi tutto sommato non vedo molta differenza.
    Il gruppo c'è può darsi che in futuro si organizzi qualche gara in meno, vorrà dire che qualcuno in quella data non si divertirà correndo quella gara ma correrà solo.