Nasce oggi ufficialmente il “Team Survival Valbossa” in quel di Brescia, dove tre temerari pionieri della disciplina hanno affrontato un insidiosissimo percorso fatto di corsa, salita, arrampicata, tiro a segno, canoa, taglialegna, camminata sui carboni ardenti, strisciate a passo di leopardo e non ultima l’acchiappa gallina. Sì avete capito bene. La nostra atleta Gilda si è cimentata in una caccia alla gallina all’ultima piuma che ha lasciato ben poche speranze al povero volatile tant’era la grinta e la voglia di vincere il duello.
Ma cominciamo dall’inizio.
Purtroppo i nostri amici della Whirlpool non sono riusciti a raggiungere la località di partenza per un problema alla macchina. Che sfortuna!! Poveretti.
Partenza alle ore 9.30 e dopo 800mt di lancio ci tocca affrontare una serie di ostacoli fatti di scale di tronchi, balle di paglia, tubi e paglia incendiata.
Dopo questo assaggio si comincia a fare sul serio con una risalita molto impegnativa del letto di un fiume fatto di muri e rocce da scalare. Qui la squadra è importante per aiutarsi a vicenda.
Appena giunti in cima, giù a picco verso Brescia e poi ancora su per una salita interminabile e ripidissima che ci regala però, una volta in cima, un panorama mozzafiato sulla pianura bresciana. Giù di nuovo in pianura e, pensando fosse finita la salita, leggiamo un cartello che indica: “Qui comincia il bello” 1000 gradini per risalire fino a San Gottardo. Mannaggia!!!
Finalmente si scende e si arriva al magnifico Castello di Brescia, aperto per l’occasione: scalinate, gallerie buie e fresche ci portano in cima in una terrazza erbosa. Cominciano le prove. Tiro a segno: solo io prendo qualche bersaglio, Marco e Gilda forse non hanno capito a cosa dovevano sparare. Taglio della legna: qui Marco si dimostra vero talento. In pochi secondi ha già in mano il suo pezzo da portare con noi per un km. Pesante!
Entriamo nel bellissimo parco e qui Gilda si sbarazza della gallina in pochi secondi e via alle canoe. Ritroviamo qui Monica e Giovanna che ci accolgono incitandoci e suggerendoci la strategia migliore. Serve a poco perché queste canoe non vogliono proprio andare dritte, l’importante è non finire in acqua. Ce la facciamo.
Via ora di corsa per altri 3 km verso il traguardo che raggiungiamo in 2h46m33s.
Gilda, Marco Yeti ed io ci siamo impegnati a fondo per onorare la prima partecipazione della Valbossa in queste corse e il risultato finale ci gratifica: 11° su una quarantina di team composti da tre atleti con almeno una donna. Ci resta un po’ d’amaro in bocca perché premiavano i primi 10.
Che dire d’altro… fantastica esperienza, divertimento assicurato e un nuovo modo per affrontare le fatiche che noi podisti conosciamo bene.
Da ripetere l’anno prossimo, magari in compagnia di qualche altro team valbossino. Fatevi avanti.
Maxxico
P.s: Vi piacciono le magliette? Guardate le foto.