0

MILANO CITY MARATHON

Pubblicato il 11.4.10

By A. De Mieri
image Molti sono  gli elementi che rendono una maratona bella, prestigiosa, famosa: una partecipazione qualificata, ad esempio, o una perfetta organizzazione o soltanto una buona tradizione. Ma fondamentali sono anche le caratteristiche del tracciato, l'ora e il periodo dell'anno prescelto.
La decima edizione della Maratona di Milano si è svolta questa mattina con lo sparo alle 9.20 per gli atleti che hanno gareggiato alla Maratona e Mezza Maratona, mentre i primi frazionisti della maratona a staffetta alle ore 9.30.
La partenza dalla Fiera di Rho-Pero e l’arrivo al Castello Sforzesco, l’introduzione della mezza maratona e soprattutto della staffetta Relay Marathon, sono elementi che hanno cambiato completamente il volto della nuova Maratona di Milano, accogliendo nel contempo le esigenze della cittadinanza meneghina.
Ci sono stati circa novemila iscritti di cui 1500 staffettisti. Un plauso all'organizzazione sul campo che ha proposto un servizio  d'ordine massiccio e un percorso super misurato, con spugnaggio e ristori durante e dopo la gara. Hanno dovuto transennare circa 35 km di strada e nonostante tutto negli incroci gli automobilisti continuavano a suonare e a lamentarsi. Purtroppo nella nostra "capitale economica" dell'Italia manca la cultura della corsa su strada.
Veniamo alla parte dedicata propriamente alla corsa. Se dovessi descrivere sul mio diario  la giornata dell'11 aprile 2010, comincerei così: dopo aver parcheggiato le auto in zona fiera di Rho ed usciti dall'auto il vento ha reso la giornata negativa.  I chilometri passano, la sensazione che le gambe mi stanno chiedendo il conto degli allenamenti, poiché diventano sempre più dure dal 36° km;  il muscolo del braccio destro quasi bloccato.  Ho chiuso il sogno da km 42.195 m (la regina delle corse) con  3h44'24" e 46.000 passi.S  pero l' anno prossimo di saldare il mio conto.  Hanno partecipato alla maratona anche Dominici Bruno col tempo di 2h52' e Pasquini Lorenzo con 3h 48' mentre alla Mezza Maratona Bellini Stefano 1h38'.
Le nostre staffettiste hanno dimostrato passione e sportività.
Tra le squadre maschili  della Valbossa la prima ha chiuso la staffetta in 2h42' classificandosi 5^assoluta.
Mi congratulo con voi per i risultati ottenuti, frutto di impegno e allenamenti mirati.
Siamo ritornati in quel di Azzate davanti alla banca Intesa dove è nostra consuetudine partire dopo aver trascorso un'altra giornata di grande sport e amicizia.
Un grazie doppio a Marco Rampi per essersi interessato delle iscrizioni e del ritiro dei pettorali.
Classifica by pilo:
 image
image
Notare la posizione delle nostre ragazze in ambito femminile 4° ASSOLUTE e la 5° posizione del quartetto I POLENTONI DI AZZATE.
Cronaca by Pilo
LA MIA DODICESIMA MARATONA
Ebbene si sono arrivato alla 12^ partecipazione ad una maratona, anche se questa volta in veste di staffettista.
Sono chiamato all'ultimo momento a sostituire il sostituto di Edo infortunato. Il suo sostituto, il Peppo, non sa neanche di dover correre, ed alla fine il buon Rampi pensa al sottoscritto.
Come sapete sto recuperando dal lungo infortunio che mi ha tenuto lontano dalla corsa per lungo tempo e quindi sono un po' preoccupato. So benissimo che in gara si tengono ritmi che in allenamento non si sognano neppure se non a scapito di fatiche immani e la paura di subire un nuovo trauma dovuto all'eccesso di "foga" mi fa stare in ansia tutta la notte.
Si arriva a Milano accolti da un'aria gelida e da un vento siberiano. A fatica con Gabriele e Claudio Fontana riusciamo a raggiungere il posto dove avverrà il nostro cambio, le indicazioni avute dall'organizzazione sono sbagliate e gironzoliamo per Milano un po' troppo per i ns gusti.
Alla fine siamo in zona Arena ad attendere i compagni di avventura. Al 20° km vediamo dei missili in handy-bike passare a 40 Km/h con alla testa Alex Zanardi oggi vincitore, poi un po' dopo, altri missili in carne, ossa e pelle nera; sono i "soliti" kenioti (keniani??) che passano a 20-21 all'ora. I primi visi pallidi transitano dopo 5-6 minuti. PAZZESCO.
Si avvicina l'ora del nostro turno, il freddo ci sta uccidendo e mi ritrovo impossibilitato a non tremare come non mai. Ecco arrivare cavallo 3mea, ma che fa?, prende la via della mezza? Gridiamo a squarciagola e lui ci sente, si ravvede e piomba come un falco sulla sua preda. Gabriele parte sparato. Pochi minuti ed ecco Rampi, più tranquillo, passare il chip a Fontana, ora tocca a me; ma come sarà vestito Manuel? Lo riconoscerò? Eccolo con la maglia arancione del Podismo & Cazzeggio. Elisabetta si mette a gridare per attirarne l’attenzione, pochi istanti e parto. Ora tocca a me cercare di tener alto l’onore del team Mister (orfano di un Mister anch’egli infortunato – auguri di un pronto rientro). Il primo km lo faccio (ma sarà vero) sotto i 4’30’’. Saranno 6 mesi che non corro così veloce; il secondo ed il terzo sono ancor meglio. Quando poi vedo 4’10’’ al 4° Km mi dico “Ei amico, rallenta, non puoi spezzarti ancora la schiena, non fare lo scemo”. Decido di stare un po’ più coperto. Sfilo centinaia di atleti che fanno la loro maratona, è una figata, vengo passato da due leprotte che invece corrono la loro parte di staffetta, vorrei inseguirle ma sono troppo veloci; passano anche alcuni uomini. Corro aspettando di esser superato da Elisabetta ma i Km passano e non sopraggiunge. Comincio a sentire la stanchezza, la condizione è quello che è e passata la scarica di adrenalina dei primi km, si fa sentire la mancanza di allenamento. Però ormai devo e voglio stare sotto i 45’. Stringo i denti, combatto con il vento contrario, mi godo la gara e finalmente sono al cambio. Ecco il Poggio che mi attende, lo incito a partire come fosse il cambio della 4x100, ora tocca a lui. Buona corsa.
Chiudo la mia fatica in 44’31’’
Pochi minuti dopo ecco arrivare Betta 42’33’’ ed Angelo 42’56.
La mia dodicesima maratona è conclusa, si torna a casa tutti interi, e non è poco.