by De Mieri
Credo siano moltissime le donne che vorrebbero un po' di più di tranquillità.
E' vero, ci sono situazioni a rischio che andrebbero il più possibile evitate, come aspettare l'autobus in un luogo poco frequentato o male illuminato piuttosto che uscire da sole la sera.
Se poi ci si mette anche la corsa le cose si complicano ulteriormente per noi che dobbiamo accontentarci degli scampoli di tempo strappati al lavoro, alla casa, alla famiglia e a tutti quei mille impegni quotidiani che hanno sempre e comunque la precedenza.
Così si finisce per correre quando e dove si può, generalmente da sole per via degli orari strampalati:
chi si allena la sera tardi, all'uscita della fabbrica e chi invece lo fa al mattino presto e chi frequenta i parchi cittadini, dove purtroppo circola di tutto, dal tossico all'immigrato clandestino allo sbandato, gente che non sai mai fino a che punto sia innocua.
Spesso e volentieri le donne non si sentono al sicuro e ne hanno motivo a giudicare dai molteplici fatti di cronaca.Mi sembra ovvio raccomandare di correre in compagnia, coinvolgendo magari altri corridori, pescati fra quelli che abitualmente si incontrano sui percorsi che, in ogni caso, vanno scelti con un occhio di riguardo e preferibilmente evitare luoghi a rischio, come gli angoli remoti di un parco piuttosto che certe aree verdi semiabbandonate.