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Riflessione

Pubblicato il 21.6.09

Non potendo partecipare al giro del varesotto come atleta, ho seguito le gare come spettatrice e accanita tifosa dei miei compagni di società.
 
Ad ogni appuntamento mi preparavo indossando la nostra tuta, che regolarmente, prima di uscire,  sostituivo con i soliti jeans e maglietta.
Ahimè! Quella tuta proprio non mi piace, è larga e senza forma.
Durante queste serate podistiche, guardandomi attorno e avendo tanto tempo da dedicare alle riflessioni, mi sono accorta che la maggior parte dei gruppi,  si presentano con abbigliamento tecnico di tutto rispetto, compresa la borsa con logo della società di appartenenza.
E noi? Siamo forse i parenti poveri?
La mia non vuole essere una polemica ma solo una osservazione. Ad esempio i nostri pantaloncini elasticizzati, sono carini e ben fatti, ma ho dovuto comprarmene subito un altro paio perchè il tessuto si rovina facilmente.
Siamo un gruppo numeroso e ben affiatato, con atleti di tutto rispetto,  facciamoci riconoscere bene quando partecipiamo alle gare, aggiungo: utilizziamo colori e motivi che ci possano contraddistinguere dagli altri.
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Grazie! Spero che nessuno si offenda, mi piacerebbe anzi sapere se qualcuno è della mia stessa opinione.
 
Rita G.

37 commenti
  1. Anonimo 21 giugno 2009 alle ore 21:06  

    Hai proprio ragione! In effetti il nostro abbigliamento è proprio "povero" e di bassa qualità rispetto a ciò che si vede in giro ultimamente!! Ovviamente non si può pretendere che venga fornito dalla società...ma penso non sia un problema per nessuno contribuire alla spesa del proprio abbigliamento!
    Betta

  2. tillo 21 giugno 2009 alle ore 22:21  

    Rita la differenza tra un capo di qualità e uno normale stà solo nel costo quindi se il costo non è un ostacolo il problema è risolto. Sei cosi'sicura che tutti siano disposti a contribuire alla spesa?

  3. Max 22 giugno 2009 alle ore 00:27  

    Dato che ormai tutti hanno già almeno un completino, bello o brutto che sia, penso che sia arrivato il momento di farne uno veramente bello e se anche qualcuno non è disposto alla spesa, non fà altro che tenersi quello vecchio.
    Rita son d'accordo con te.

  4. kiaretta 22 giugno 2009 alle ore 08:00  

    Tanto tempo dedicato a riflessioni sull'abbigliamento????comunque hai ragione la tuta è enorme e è uguale a quella dei runner Quinzano e della San Marco...
    Per il completino invece trovo che la canotta abbia un tessuto molto bello leggero e traspirante, forse questo è più importante visto che dobbiamo correre e non fare sfilate... pensa che io ho preso una M da uomo perche quella da donna ha il giromanica troppo stretto e quando la devi indossare per tanto tempo provoca solo disturbi.
    Certo se si potesse coniugare estetica e confort... non sono d'accordo invece sul completino di serie A e quello di serie B almeno il completino dev'essere lo stesso per tutti visto che ci deve distinguere come società davanti agli altri...

  5. Monica 22 giugno 2009 alle ore 09:05  

    Sono d'accordo con te Rita per la tuta, è veramente informe,la borsa è effettivamente necessaria, io giro sempre con zainetti vari, se devo comprarla, tanto vale comprarla della Società. Trovo invece che il completino estivo (che però poche hanno) è veramente carino e comodo.Per il prossimo competino (uguale per tutti) propongo di rivalutare il fuxia che ci contraddistingue.

  6. MISTER 22 giugno 2009 alle ore 09:28  

    Però scusate, se tante società hanno abbigliamento tecnico di alta qualità cosa vuol dire, che lo devono pagare? Sono d'accordo con un colore che ci possa contraddistinguere il completino fuxia sarebbe uno sballo

  7. president 22 giugno 2009 alle ore 11:46  

    In merito alle problematiche sollevate sull'abbigliamento, vi informo che il tema sarà discusso nella prossima riunione del consiglio direttivo o, se si riterrà opportuno, in seduta straordinaria.

  8. tillo 22 giugno 2009 alle ore 13:30  

    La "TUTA"
    un "oggetto sconosciuto" caduto dal cielo improvvisamente, nessuno la ha visto,lo ha provato ma ha dovuto subirlo e qualche volta ha anche dovuto indossare.
    Io ricordo di averla vista, scelta, provata e detto si va bene.

  9. Rita 22 giugno 2009 alle ore 14:55  

    Io ricordo di averla provata e di non essermi subito trovata bene, ho pensato che il problema era legato alla taglia, tant'è che ho ordinato cm. 156 da bambino. L'ho presa e questo è il riusltato: non la indosso.
    Ciò non toglie che a tantissime persone possa piacere, soprattutto a voi uomini, infatti anche Mario la porta regolarmente.
    Putroppo o per fortuna, io sono piccola e magra e ho difficoltà nel vestirmi, per me non è un problema contribuire pagando la differenza ma vorrei avere una tuta femminile e adatta alla mia corporatura.

  10. basoli 22 giugno 2009 alle ore 15:13  

    Mi chiedo se conta di più correre per piacere personale e per dare lustro alla società di appartenenza, oppure correre per moda: mah!
    Certo anche a me piace indossare capi comodi e dal look aggressivo ma... alla fine non sono loro che ci fanno fare bella figura alle gare.
    Comunque, come già detto dal nostro Presidente, il problema abbigliamento è stato trattato nell'ultimo consoglio e nel prossimo se ne discuterà meglio.
    Il problema della tuta, in linea con ciò che ha detto Tillo, è semplice: abbiamo visto, abbiamo provato e abbiamo detto di si.
    Ergo, è stata una decisione non presa dal direttivo (quindi di pochi) bensì da tutto il gruppo.
    Io ritengo che sia un buon capo d'abbigliamento però... io non sono certo la massa e questo è un giudizio strettamente personale.
    Uscnedo dal seminato, concludo facendo tanti complimenti al gruppone che ieri ha datto tutto alla gara Orselina - Cardada.
    Al di la dei risultati che ognuno di noi ha portato a casa vorrei sottolinere la bella gara fatta dall'amico Mauro Toniolo (che ha dimostrato di essere in perfetta forma dopo tutti i guai passati questo inverno) e dalla Runners Alexia che, nonostante la scarsa preparazione sulla salita, ha concluso bene, senza problemi e, come al solito, con un bel sorriso che stava a significare "questa gara mi è piaciuta".

    Saluti Andrea Basoli

  11. Max 22 giugno 2009 alle ore 18:27  

    Forse ti è sfuggito, ma io, vorrei aggiungere e sottolineare la fantastica prova della nostra portacolori Betta che si è classificata 1° di categoria e 3° assoluta.
    BRAVISSIMA!
    Ritornando all'argomento del post, se posso permettermi vorrei ricordare che la tuta non è stata scelta dal gruppo, tant'è vero che se ne era scelta una con la scritta VALBOSSA in grande. Se non mi ricordo male era bianca. Poi, all'improvviso è spuntata questa.
    Avrò perso un passaggio, ma io l'ho vissuta così.

  12. kiaretta 22 giugno 2009 alle ore 18:40  

    w il fucxia!!!

  13. Max 22 giugno 2009 alle ore 18:44  

    Il completino fucsia Valbossa c'è già.
    Eccolo:
    http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=101253
    Chi lo conosce?

  14. gilda 22 giugno 2009 alle ore 20:04  

    forse te ne sei persi anche due o tre di passaggi, tutti ben documentati! il fatto che la la nostra tuta sia uguale a quella di altre società dimostra che non è qualitativamente inferiore! Tra l’altro siamo stati i primi a sceglierla e forse gli altri guardandosi in giro avrebbero potuto orientarsi su modelli o perlomeno colori diversi! … comunque visto che avete le idee così chiare sull’abbigliamento continuate la ricerca, fatevi fare dei preventivi, prendete accordi, andate a ritirare il materiale per 100 persone, e poi beccatevi le critiche! Per quanto mi riguarda non trovo così fondamentale sfoggiare i colori o l’abbigliamento della mia società ogni volta che corro o che assisto ad una gara, ritengo che l’appartenenza ad un gruppo sia cosa ben diversa, e che poco abbia a che fare col come ci si veste. Mi piacerebbe invece, ma solo perché sono un’idealista del cazzo, che la nostra società si impegnasse seriamente nel sostenere progetti di solidarietà piuttosto che continuare a spendere denari per un abbigliamento che riempie cassetti e cassetti forse già troppo pieni … AMEN!

  15. kiaretta 22 giugno 2009 alle ore 20:14  

    Gilda sei stata molto più diretta di me!! concordo ma per gare ufficiali purtroppo serve completo ufficiale infatti si rischia squalifica fidal se non si indossa divisa sociale(????) ribadisco a questo punto che sia comoda(e poi al max bella)saluti

  16. Max 22 giugno 2009 alle ore 21:05  

    Avete ragione entrambe.
    Non è fondamentale il vestiario, si sta solo discutendo sulle scelta da fare in futuro. Lodo l'impegno di chi come te mette a disposizione il suo tempo per il bene della società, ma segliere un colore piuttosto che un'altro non implica nessuna spesa aggiuntiva. La tuta azzurra e il gilet giallo e rosso stonano con i nostri colori sociali.
    Riguardo all'impegno per la solidarietà sono d'accordo con te, ma questo non è in contrapposizione con la scelta di una nuova divisa, unica per tutti.

  17. Rita 22 giugno 2009 alle ore 21:12  

    ok, mi attiverò per avere dei preventivi di tute che rispondano a caratteristiche prettamente femminili.
    Mi dispiace dover leggere che per una semplice osservazione di un'idea e di un'esigenza che io sento mia alcuni siano usciti dal seminato.
    Mi avete dato della snob superficiale che bada solo alle apparenze. Non rientro in questo tipo di personaggio.

  18. basoli 22 giugno 2009 alle ore 21:55  

    Allora caro Maxxico sempre rimanendo fuori dal seminato ti ricordo che ero presente alla Orselina - Cardada e mi è sembrato più giusto, per una volta, lodare chi ha concluso una gara con un ottimo risultato personale, dopo tutti i guai e i problemi passati, indipendentemente dalla posizione in classifica ottenuta o dal tempo impiegato.
    Quando hanno premiato la nostra Betta sono stato il primo ad applaudire.
    Prima ancora dello start sapevo che avrebbe colto un ottimo primo posto di categoria.
    Come lo potevo sapere? semplicemente perchè so l'impegno che ci mette negli allenamenti e nelle gare.
    Per quanto riguarda l'abbigliamento non vorrei passare per chi da dello snob agli altri.
    La mia osservazione non voleva essere tale.
    Piuttosto voleva sottolineare che la foggia, il taglio e lo stile sono strettamente personali e, per tanto, difficilmente si riuscirà a metterere d'accordo cento persone di un gruppo.
    Più o meno concorde con Kiaretta e Gilda, penso che si possano fare altri tipi di investimento per il nostro Runners Valbossa.
    Detto ciò vi saluto e vi auguro una buona notte.
    Andrea Basoli

  19. "Lo zio" Gabry 22 giugno 2009 alle ore 22:22  

    Questi discorsi sono fini a se stessi..siamo qui per correre, il completino ci distingue dalle altre SOCIETA' e ci caratterizza, è obbligatorio indossarlo, viene scelto dal consiglio direttivo cercando il miglior compromesso tra qualità e costo, come del resto la tuta, il gilet, e altri capi facoltativi...Il problema è che siamo 100 atleti e ci sono 100 esigenze diverse, c'è chi si lamenta perchè ha un solo completino, chi per la tuta, (che a me piace molto e non la cambierei) chi per il gilet giallo (che effettivamente con i nostri colori c'entra zero)...c'è chi non ha problemi a pagare per capi di qualità, ma anche chi storce il naso quando gli dici che l'abbigliamento si paga e nulla è gratis.
    Chiunque pensi che il consiglio abbia prenda decisioni sbagliate (e non solo per l'abbigliamento), si metta in gioco candidandosi al rinnovo del consiglio direttivo che si terrà a novembre alla cena sociale, è il modo migliore per portare avanti le proprie idee.

  20. Max 22 giugno 2009 alle ore 23:09  

    Proprio non avete capito lo spirito e l'utilità di un blog come questo. Mi riferisco a voi del consiglio direttivo che uno ad uno vi siete sentiti attaccati e vi siete schierati in difesa delle vostre decisioni. Nessuno, io per primo, mette in dubbio la vostra capacità e il vostro impegno.
    Dovreste, invece, trarre spunto da un servizio che vi fa sentire il polso della società che gestite.
    La risposta giusta l'ha data il Presidente. Ne parlerete nel prossimo consiglio e sicuramente troverete la decisione giusta. Tutto il resto sono chiacchiere.

  21. president 23 giugno 2009 alle ore 00:10  

    A proposito di iniziative solidali, vorrei ricordare ai lettori del forum che in occasione degli auguri pasquali ,poiche' era appena accaduto il terremoto in Abruzzo ho chiesto se volevamo aderire come associazione per un contributo e non mi è sta data alcuna risposta in merito.
    Ricordo inoltre che abbiamo sostenuto la missione di Marco Rampi in Africa donando 360 euro di cui 260 offerti dalla società.

  22. Il Poggio 23 giugno 2009 alle ore 08:35  

    Sono daccordo con Gabry per quanto riguarda il discorso abbigliamento. Se siamo una società è giusto farlo capire possibilmente in modo uniforme. Alle gare degli alpini il cappello con la piuma è un segno distintivo e chi lo indossa è fiero di farlo. Personalmente ho sempre fatto parte di squadre, anche per quanto rigurdava auto da corsa, e indossare i capi che evidenziano l'appartenenza mi fa piacere anche se non sono uno che va sul podio. Che poi la sostanza sia nelle gambe è chiaro a tutti. Riguardo alla tutta attuale io ricordo di aver visto in più riprese al venerdì in sede i capi, di averli provati e di aver espresso parere positivo. A me piace e sono solo dispiaciuto che sia identica ad altre società della zona. Capisco comunque il rammarico di chi non riesce ad indossarla, l'unico modo è quello di appoggiarsi ad aziende piccole che possono personalizzarle mentre grandi industrie danno prodotto standardizzato. Ciao A tutti. Il Poggio

  23. fff 23 giugno 2009 alle ore 09:04  

    per distinguerci basterebbe attuare ciò che è il titolo di film di qualche anno addietro: "nudi alla meta"!
    si scrive con il pennarello il nome della società sul davanti e non dite poi che non ci si distingue!
    vabbè per attaccarci il pettorale sarà un po' doloroso ma è sempre meglio che polemizzare all'infinito...la vita è già grama a suff!!!!!!!!!!!
    ottima giornata a tutti.

  24. marco 23 giugno 2009 alle ore 09:23  

    Il discorso sull’argomento abbigliamento è lungo e complesso. Parto dai completini. Appena arrivato nel vecchio consiglio proposi dell’abbigliamento di marca, bello anche se costoso per sostituire quello che già avevamo della FM, ma poi mi convinsero che la soluzione ideale sarebbe stata quella di avere un completino personalizzato con una nostra linea e i nostri colori piuttosto che un modello che anche le altre società avrebbero potuto comprare. La produzione personalizzata avrebbe inoltre garantito la possibilità di avere una fornitura protratta nel tempo, cosa non possibile con il completino di marca perché le linee per le società ogni due o tre anni vengono cambiate. Personalmente ritengo che dopo essere passati attraverso il flop TECNOWEAR, la TRECOR ci abbia permesso di avere un bel completino, di un ottimo tessuto tecnico, unico per disegno e colori visto che è stato ideato da noi. Non è stato semplice, c’è voluto tempo ed impegno ma ritengo il risultato soddisfacente!
    L’abbigliamento elasticizzato non è stato invece scelto dalla società ma è partito dalla richiesta di una runners di avere dei pantaloni modello pinocchietto (ne ha appena ordinato un altro paio!). Il campione è stato apprezzato anche da altre donne che dopo averlo provato hanno ordinato diversi capi (lo stesso è avvenuto per ciclisti e top). Il tessuto è evidente non è dei migliori e neanche il taglio ma non potevo rispondere negativamente alla richieste che mi erano state fatte da chi a sua volta aveva già visto il campione! Il sentire critiche riguardo il tessuto mi sembra proprio fuori luogo.
    La tuta ha una storia a sé, dopo aver cercato ostinatamente qualcuno che la facesse con il nostro disegno e colori ed aver fallito (costi elevati, qualità dubbia, tempi biblici) abbiamo optato per una tuta di marca confrontando e portando più volte in sede il venerdì sera i modelli di Mizuno, Brooks, Siprem, Asics e quello di un negozio, credo di Besnate. Dopo numerose discussioni siamo arrivati alla scelta della tuta Asics, sembrava quella con il taglio migliore, era un modello nuovo e quindi ci veniva garantito per qualche anno il rimpiazzo delle taglie mancanti e nessuna società ce l’aveva ancora. Non è certamente il massimo delle tute ma la migliore che abbiamo trovato (certamente lo è nel rapporto qualità/prezzo)! Purtroppo anche le altre società hanno fatto le stesse considerazioni e hanno acquistato la nostra stessa tuta!
    Per il prossimo anno il consiglio (salvo cambiamenti dell’ultima ora!) ha deciso di dare con l’iscrizione un giubbotto invernale di marca Ande, personalizzato solo con il logo, quindi poco distintivo, ma molto bello. In questi mesi abbiamo già avuto diversi contatti con il negozio che ce lo fornirà. Chi lo ha visto ha espresso commenti positivi, ma pare che anche le critiche non manchino.
    Certamente non è facile mettere d’accordo 100 persone con corpi e idee alquanto differenti, ma sinceramente mi sembra che nessuna scelta sia stata imposta dall’alto! al contrario abbiamo sempre cercato di coinvolgere e di sentire il parere del maggior numero di persone nella valutazione dei capi e di offrire prodotti alla portata di tutti.
    Ciao Marco

  25. gilda 23 giugno 2009 alle ore 11:39  

    in risposta a rita, non era certo mia intenzione darti "della snob superficiale" (non penso che tu lo sia, nè tantomeno credo di averlo fatto)... ma non ritengo nemmeno di essere "uscita dal seminato" ho semplicemente cercato di esporre il mio punto di vista, condivisibile o meno, cercando di spostare l'attenzione su un aspetto per me più importante rispetto all'abbigliamento

  26. "Lo zio" Gabry 23 giugno 2009 alle ore 12:20  

    Il post di Rita ha scatenato interesse, pone un tema sentito, ma caro Maxxico, se analizziamo i commenti, siamo sempre noi, (circa una quindicina di persone), 5/6 membri del consiglio, e un'altra decina di persone che di fatto costituiscono lo zoccolo duro della società.
    Siamo sempre noi che abbiamo idee, proponiamo iniziative, gare, proposte alternative, cene, ci si frequenta, ci si conosce etc.

    A me, piacerebbe conoscere anche il pensiero della "maggioranza silenziosa" degli atleti, che non si espone quasi mai, allora si che si potrebbe parlare di "sentire il polso della società". Invito tutti gli atleti della società che leggono il blog a intervenire e dire la loro.

  27. silvanoc 23 giugno 2009 alle ore 14:26  

    Mi piace molto utilizzare la tecnologia che oggi abbiamo a disposizione internet, i blog ed i social networks in generale ... ma credo anche e spero che nulla possa sostituire un bel incontro "face to face".
    Secondo me la discussione poteva terminare o comunque prendere altra strada quando il saggio president ha detto: "vi informo che il tema sarà discusso nella prossima riunione ...."
    In questo modo chi è interessato, fossero 10/15 o 50/60 persone, interverranno alla discussione diretta, al contrario se continuiamo sul blog si rischia di alimentare altre inutili incomprensioni.

  28. tillo 23 giugno 2009 alle ore 14:33  

    Gilda si stà parlando di abbigliamento tirare i ballo la solidarietà è anche per me abbastanza scorretto.Tutti abbiamo una coscienza e agiamo in modo molto privato.

  29. kiaretta 23 giugno 2009 alle ore 14:53  

    Ho guardato l'articolo suggerito su varesenews, Massmo Camponeschi atleta dei runners valbossa che corre per beneficenza la RATS RACE nel deserto tra Utah e Colorado, duecentoquaranta km in cinque tappe... mi piacerebbe sapere di più su questa impresa... si potrebbe intervistare? nelle "foto segnaletiche" non c'è traccia di lui ma magari il presidente riesce a saperne di più.....

  30. Marco 23 giugno 2009 alle ore 16:06  

    Avevo scritto ma si deve esser perso nell'etere ...
    Cmq, il fatto che così tanti abbiano risposto al post di Rita significa che il tema è sentito. Chiaramente il gruppo è grande e accontentar tutti è impossibile. Abbiamo un consiglio apposta che alla fine SCEGLIE! Questo comporta che qlc ahimè sarà meno contento di altri. Fa parte dell'appartenenza ad un gruppo, sennò saremmo cani sciolti!
    Personalmente mi trovo bene con la tuta e la maglietta che indosso con orgoglio alle varie gare (poche) a cui partecipo. Qlc forse potrei direi sui pantaloncini corti con i quali proprio non mi trovo ...
    Approfitto per aggiungere qlc sul "fuori tema" che è affiorato nell'animata discussione. Senza "incensarmi", come sapete ho a cuore le sorti dell'Africa. Per continuare il mio impegno dopo la recente esperienza, da un paio di mesi lavoro per una organizzazione non governativa di cooperazione internazionale, Medici con l'Africa... Siamo sempre in un contesto di risorse scarse .. se volessimo fare qlc insieme, sono più che a disposizione per parlarne e fare! Vi lascio il sito per approfondire sull'organizzazione www.mediciconlafrica.org
    Buona continuazione a tutti e .. FORZA VALBOSSA!!!
    Marco

  31. Max 23 giugno 2009 alle ore 17:09  

    x Kiaretta.
    Ho trovato l'articolo che approfondisce l'esperienza fatta da questo Camponeschi. C'è stato un errore di VareseNews corre per Runners Varese e non per noi.
    Comunque indossa proprio un bel completino.
    x Gabry.
    E' giunta l'ora di pubblicare un altro sondaggio?
    x Gilda.
    Se vogliamo raccogliere fondi, l'unico modo possibile è organizzare una corsa devolvendo l'incasso in beneficienza. Propongo di destinare parte(/tutto) del costo dell'iscrizione alla Stramazzate a favore di qualcosa o qualcuno.

  32. MISTER 23 giugno 2009 alle ore 18:09  

    Abbiamo Il maratoneta con la camicia, lui di sicuro saprebbe cosa fare

  33. "Lo zio" Gabry 23 giugno 2009 alle ore 18:10  

    Si Maxxico, un sondaggio potrebbe essere un idea, sperando che oltre a noi 15-20 partecipino anche altri.

  34. president 23 giugno 2009 alle ore 20:33  

    Data l'importanza dell'argomento e le divergenti opinioni che sta suscitando, tengo a precisare che al fine di giungere a una soluzione comune, mi auspico nel prossimo consiglio direttivo un intervento attivo da parte di tutti coloro che vorranno esporre il proprio pensiero in merito.Spero che in seguito a ciò si possano tranquillizzare gli animi di tutti.

  35. claudioc 23 giugno 2009 alle ore 20:57  

    Io è solo da questa stagione che corro con i colori della valbossa che a me piacciono di brutto. Trovo che il nostro completino sia migliore di moltre altre società e poi credo nello spirito allegro e volenteroso dei nostri atleti, del consiglio e di tutta la società. E'questo che ci rende sicuramente migliori di moltre altre società, sono argoglioso di correre per la Valbossa e di indossare sempre a qualsiasi competizione il nostro logo e i nostri colori. Però il colore fuxia non mi dispiace è una cosa alternativa. Volevo anche dire brava a Rita, secondo me è giusto che ognuno esprima sui post le proprie opinioni sia sull' abbigliamento che sulle corse o su qualsiasi altra cosa. Ciao Claudio

  36. Max 23 giugno 2009 alle ore 21:26  

    Pres il bello del blog è proprio questo. Stai tranquillo che siamo tutti adulti, civili e soprattutto amici. Anche se gli animi si scaldano un po' è solo perchè tutti vogliamo il bene della nostra fantastica società.
    Lunga vita ai Runners Valbossa.

  37. Yeti 25 giugno 2009 alle ore 12:32  

    Povera rita è forse la prima volta che scrive e l'avete subito mazzolata,speriamo che continui a farlo.Vai Rita. Martedi',la Gilda col completo ufficiale era un figurino peccato che arriva sempre con Stilton.Ciao Gilda.