7

NUOVO TECNICO

Pubblicato il 9.3.09

Anche quest’anno, noi della ValBossa, ci siamo iscritti numerosi alla FIDAL, esattamente in 95.

basoli andreaPer far sì che una società si possa affiliare alla Federazione, oltre al Presidente, al Vice Presidente ed un altro Dirigente, necessita del medico sportivo (dott. Fabrizio Sessa) e di un tecnico, che fino al 31/12/2008 è stato Giuseppe Carrara della società A.R.C. Busto, che ringraziamo per la fattiva collaborazione. A lui seguirà il nuovo tecnico Andrea Basoli, che oltre della ValBossa  è anche tecnico dell’Atletica Verbano.

Auguriamo al nostro atleta, di poter svolgere al meglio il proprio incarico.

Saluti.

A. De Mieri

7 commenti
  1. Max 9 marzo 2009 alle ore 16:02  

    Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscere il precedente tecnico Carrara, anzi, non sapevo neanche che ci fosse.
    Potrei sapere in cosa consiste l'incarico di un tecnico all'interno di una società sportiva come la nostra?
    Quali sono le sue mansioni?
    Quali servizi sono di sua competenza?

    Ringrazio fin d'ora chi vorrà rispondermi.

  2. il Pilo 9 marzo 2009 alle ore 17:52  

    Suggerisco che sia il nuovo tecnico ad illustrare quali saranno i suoi compiti e le sue prerogative.

    il pilo

  3. basoli 9 marzo 2009 alle ore 22:22  

    Una società podistica come la nostra, anche se di carattere amatoriale, essendo iscritta alla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), obbligatoriamente necessita, oltre che di un presidente, di due consiglieri e di un medico, anche di un tecnico.
    Senza queste figure la società non può iscriversi alla FIDAL.
    Mentre per la figura del medico non ci sono dubbi che debba essere riservata ad un laureato in medicina, per quella del tecnico ci sono due opzioni.
    Una è quella che il tecnico sia un laureato in scienze motorie, l'altra è che il tecnico sia uno o una che abbia conseguito il patentino di istruttore FIDAL.
    Ciò significa che, nel mio caso ma anche di Alexia e Angelo, abbiamo seguito un corso di teoria e pratica su tutte le discipline e motodologie di allenamento dell'atletica nonchè nozioni di psicologia e fisiologia e, dopo un esame scritto e orale, abbiamo conseguito il diploma di istruttore.
    A questo punto le mansioni che ha il tecnico all'interno di una società come la nostra sarebbero quelle, più che altro, di mettersi a disposizione per eventuali consigli o formulare tabelle per quei podisti che ne facessero richiesta, applicando gli isegnamenti appresi durante il corso.
    Alexia, per esempio, che è tecnico del gruppo podistico Podismo e Cazzeggio, ha un paio di atleti che hanno richiesto alcuni consigli per allenarsi meglio.
    Essendo anche tecnico all'Atletica Verbano, il suo direttivo mi ha incaricato di impostare per i propri atleti, a partire da aprile, una serie di sedute di allenamento serali allo scopo di prepararli per una mezzamaratona.
    Non solo, il nostro zio Gabriele, mi ha chiesto una tabella per preparare un 10000, cosa che ho fatto con piacere e ovviamente andrà ritoccata per adattarla al meglio alle sue caratteristiche.
    Le mansioni che altro non sono che i servizi che un tecnico di una società amatoriale può dare sono questi.
    Certo, nel podista amatoriale allenatore di se stesso, è una figura simbolica quella del tecnico ma, come già detto, è obbligatoria.
    La scelta è ricaduta, quest'anno su di me, perchè sembrava ovvio che fosse un atleta Valbossa a rivestire questo ruolo.
    Ma mi sembra ormai altrettanto ovvio e accertato che non a tutti i Valbossa vado a genio.
    Pazienza, aspettate ancora 9 mesi e poi ci sarà il parto del nuovo direttivo.
    Buona notte a tutti.

  4. il Pilo 9 marzo 2009 alle ore 22:37  

    Perfetta la risposta del nostro Andrea che credo si metta a disposizione di tutti coloro sentano la necessità di preziosi consigli da un tecnico "patentato" ma soprattutto da un "navigato" podista.
    Io personalmente lo invito a stilare una tabella generica per chi la domenica è impegnato a fare il Piede d'Oro.
    Sarebbe sicuramente interessante per molti sapere quale strategia di allenamento può aiutare a migliorarsi nelle amate gare domenicali.
    Grazie Andrea
    il pilo

  5. Il Poggio 9 marzo 2009 alle ore 22:46  

    Indipendentemente da tutte le chiacchiere io personalmente rinnovo la mia stima all'Atleta e all'Amico Basoli, sempre con risultati di alto livello a tutte le gare cui partecipa con tempi invidiabili. Ti auguro che questo incarico ti porti soddisfazioni sia con la Valbossa che con il Verbano. Siceramente. Il Poggio

  6. Max 9 marzo 2009 alle ore 23:57  

    Grazie per l'esauriente spiegazione. Mi aggrego agli altri per rinnovarti gli auguri di un buon lavoro con la speranza che questi mesi di attività possano farti riavvicinare a quei Valbossini ora un po' distanti.
    Contiamo su di te.

  7. Anonimo 10 marzo 2009 alle ore 15:47  

    Mi sento in dovere di rispondere alle domande che sono state poste in merito alla figura del tecnico della società.
    Per far sì che una società podistica venga affiliata alla FIDAL occorrono, obbligatoriamente, cinque figure:
    -Presidente
    -Vicepresidente
    -Consigliere
    -Medico
    -Tecnico
    La figura del tecnico può essere svolta da un laureto in Scienze Motorie (o dai laureati presso l'ISEF) oppure da tecnici che, avendo seguito dei corsi di specializzazione - della durata di almeno quattro mesi - organizzati dalla stessa FIDAL hanno conseguito il patentino previo superamento di esame scritto ed orale.
    All'interno di una società amatoriale podistica, il tecnico ha il compito di dare eventuali consigli o dritte su metodologie di allenamento, qualora il consiglio direttivo o alcuni atleti della società avessero intenzione di proporre sedute di allenamento comuni: sarà cura del tecnico organizzare al meglio gli allenamenti in funzione delle caratteristiche dei podisti.

    A.De Mieri