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NEBBIA SUL LAGO

Pubblicato il 12.11.08

Quanti allenamenti, quante corse sulla ciclabile intorno al lago di Varese…alcune volte magari ci annoiamo un po’…
Oggi vorrei raccontarvi una storia che magari vi verrà in mente quando in qualche allenamento le gambe proprio non vogliono girare! La storia comincia a Gavirate dove sulla spiaggia vicino alle darsene si erge un castagno centenario.
Personalmente ogni volta che passo da lì, sento dei brividi alla schiena e le gambe si muovono così velocemente che potrei abbassare qualsiasi mio personale!
Si racconta che d’inverno con la nebbia vicino al castagno si possa scorgere un ombra umana come se ci fosse una persona appoggiata…i fatti saranno riportati così come raccolti dalle testimonianze…
“Novembre 1965. Eravamo un gruppo di amici in giro di sera a far baccano. Scendemmo sul lago avvolto in una nebbia ovattata,il grande albero era una massa nera ma avvicinandoci vedemmo una figura d’uomo che ogni tanto girava la testa verso il lago come se aspettasse qualcuno…il curioso è che indossava un mantello a ruota con un bavero come nessuno portava più ed un cappellaccio, l’uomo si portava le mani al volto e aveva dei sussulti come se piangesse…
R.G. il più estroverso di noi chiese all’uomo se andava tutto bene e l’uomo si girò verso di noi sollevando la testa e guardandoci, urlammo terrorizzati, sotto il cappello non vi era un volto ma una sagoma grigiastra come una ragnatela e si stava dirigendo verso di noi…fuggimmo, ci girammo a guardare e la visione era sparita! (R.G. Gavirate)
Negli anni ci sono state una ventina di simili apparizioni.
Mi è stata raccontata la storia legata a questo spettro:
Nel 1800 uno straniero venne ad abitare in affitto a Voltorre s’innamorò ricambiato della figlia quindicenne del fittavolo che infuriato scacciò lo straniero che si trasferì a Gavirate.
La ragazzina era solita incontrare l’amato all’ombra dei castagni che si ergono vicino alla darsena.
In inverno quando il lago ghiacciava, la ragazza si accorse di essere incinta e disperata corse a dirlo al suo amante. Nella fretta decise di accorciare la via correndo sulla coltre di ghiaccio che si ruppe e la poveretta annegò. Si dice che l’uomo che l’amava morì di crepacuore e il suo fantasma l’aspetterebbe ancora in certe sere d’inverno
Crediate o no ai fantasmi magari questa storiella vi verrà in mente, magari vi verrà da ridere, magari sentirete un brivido, magari anche il vostro allenamento lento si trasformerà in un allungo veloce per arrivare il prima possibile a casa!

Kiaretta

4 commenti
  1. Anonimo 12 novembre 2008 alle ore 21:01  

    mmmh.... interessante....
    magari domani sera faccio un giro... ciao ciao
    lella

  2. Anonimo 13 novembre 2008 alle ore 09:56  

    Io so che a Biandronno c' è un fantasma ed è stato visto anche di recente da chi correva al buio sulla ciclabile. Quindi tutti avvisati, quel tratto di lago tra Voltorre e Biandronno è come il Triangolo delle Bermude. Meglio correre forte per non correre rischi !!
    Saluti a tutti

  3. basoli 14 novembre 2008 alle ore 18:59  

    O ragazzi ma voi prendete troppo alla lettera i racconti riportati sul libro "Fantasmi nostri, nel varesotto, verbano, ossola, ticino" (Macchione editore)!

  4. Anonimo 14 novembre 2008 alle ore 22:12  

    Un giorno ho visto un fantasma che entrava in farmacia. Oh...quando ne è uscito era diventato miracolosamente un fant.
    Non so come ma l'asma non l'aveva più!
    Non era a Biandronno, mi pare fosse a Zonzo..boh...