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La mitologia greca racconta della bellissima Atalanta che era solita sfidare i suoi pretendenti nella corsa e che immancabilmente li batteva tutti, condannandoli poi alla pena di morte!
Solo uno riuscì a tagliare il traguardo prima di lei, Melanione, e vi riuscì con l’inganno! Con l’aiuto della dea Afrodite si procurò tre mele d’oro che fece cadere lungo la strada. La bellissima Atalanta, che pur sempre donna era, si fece tentare e si fermò perdendo tempo prezioso, ingannata e sconfitta dovette cedere al rivale. Stando al mito sembra quindi che le donne corressero gia da qualche millennio.
Nella città di Sparta era normale che le donne non sposate(per le altre era proibito)si sfidassero nei lanci e nel giro dello Stadio (più o meno il nostro giro di pista).
Bisogna però arrivare fino all’inizio dello scorso secolo perché si possa parlare di sport delle donne.
Le prime notizie arrivano dai college statunitensi dove le collegiali gareggiano al pari dei colleghi maschi.
In Gran Bretagna, dopo la Prima guerra mondiale, presero il via i primi campionati riservati alle donne durante i quali fece scandalo Elaine Burton perché gareggiò in pantaloncini!!
Tuttavia le Olimpiadi di Anversa (1920)rimasero chiuse al gentili sesso.
Trentadue anni dopo, nei giochi di Roma, ci fu il riconoscimento ufficiale degli ottocento e dei millecinquecento metri femminili.
E per quanto riguarda il bel paese? Chi sono le pioniere del nostro movimento?
Anche se sono un po’ troppo giovane per aver vissuto le sue imprese in diretta, mi rimane nel cuore la piccola grande stacanovista Paola Pigni.
Con lei l’Italia scoprì che le donne sanno correre…
E’ lei, anche se non lo saprà mai, che m’incoraggia e che mi dice di non mollare…
Paola Pigni è la ragazza che correva come un leprotto per via del passo balzante e dei denti sporgenti che divenne primatista mondiale dei 1500 all’Arena di Milano.
Ecco la Pigni come Colombo che scoprì l’America, fu la prima e nessuno la deve dimenticare Paola è la donna che pur allenandosi più di tutte (fino a tre allenamenti al giorno!!) ha continuato a mantenere una dimensione affettiva e di vita al di là dello sport.
Correva per il piacere di farlo! Grandissima!
Fu anche la prima a cimentarsi sui 5000 sui 10000 e sulla maratona!
Inoltre a lei come a me piacciono i cross, ci divertono, sono istinto, non pagano strategie bisogna solo andare forte!
L’insegnamento che mi da con la sua tenacia ve lo voglio svelare: Donna o Uomo ci devi dare dentro altrimenti non saprai mai dove puoi arrivare; non sono ammesse scorciatoie quello è il traguardo, ognuno ha il suo, nella corsa ma soprattutto nella vita, e lì devi arrivare!!

Kiaretta

1 commenti
  1. Anonimo 19 novembre 2008 alle ore 09:45  

    Paola Pigni, la conoscevo solo per aver letto il suo nome da qualche parte, non sapevo dei tre allenamenti al giorno e del record del mondo sui 1500 ! Brava.