Valbossini presenti
Trail K50
Pos | COGNOME | NOME | CAT. | POS. CAT | Tempo | Reale | Media |
1 | BAZZANA | FABIO | M | 1 | 04:40:18 | 04:40:18 | 10.7 |
6 | ZARANTONELLO | MARCO | M40 | 3 | 05:02:30 | 05:02:30 | 9.9 |
48 | ZECCHI | ALBERTO | M40 | 15 | 06:35:19 | 06:35:19 | 7.58 |
65 | SOMMARIVA | ANDREA | M40 | 21 | 07:09:40 | 07:09:40 | 6.98 |
Trail K23
27 | POGGIONI | ANDREA | M40 | 8 | 02:26:21 | 02:26:21 | 9.42 |
89 | PESENTI | GILDA | F | 12 | 02:59:16 | 02:59:16 | 7.69 |
A metà salita penetriamo nel grigio cielo che fino a poco prima gravava su di noi. Odore di nuvole, umidità che in un attimo ti avvolge cristallizzandosi sui vestiti. Ombre e contorni sfuocati, silenzio ovattato.
Mi inebrio di questo fresco rigenerante scacciando il ricordo di un periodo di caldo per me opprimente che tanti disagi mi ha arrecato. Ora l'aria è amica, pura, porta in se le prime carezze dell'autunno.
Poco dislivello positivo ancora e siamo al di sopra delle nubi. Lo sguardo si perde in un panorama fatto di alte cime e creste rocciose baciate dal sole che sbucano da un mare di bambagia. Ora ci si infila in una lunga, stretta e ricurva galleria dove regna il buio assoluto.
Strana sensazione, le luci frontali obbligatorie per affrontare questo singolare passaggio aiutano ma non molto. É come se il buio impenetrabile assorbisse in se il nostro misero fascio di luce rendendolo insignificante. Paura di perdere l'orientamento, sensazione di galleggiamento, ho i bastoncini e li tengo in orizzontale ai miei fianchi per toccare le pareti e mantenere la direzione come se fossi un non vedente. Usciamo e l'esplosione di luce è tale da avere le farfalline davanti agli occhi per qualche minuto.
La salita prosegue, i tratti veramente duri non sono molti ma pare interminabile e il colle ai 2700 metri si fa conquistare lentamente. Si cambia versante, per chilometri si corre su una facile sterrata in falsopiano che mantiene la quota mentre il panorama sempre meraviglioso non lascia spazio alla noia.
Sto benone, ho mangiato e bevuto abbondantemente ad ogni ristoro, do il massimo senza oltrepassare il limite e fino a qui è stato puro divertimento.
Dopo la lunga discesa di quel mondo di alta montagna non rimane che il ricordo, il percorso presenta tratti veloci dove di tanto in tanto qualche rampa più o meno lunga mette alla prova la resistenza delle gambe ma tutto fila via liscio regalando solo vibrazioni positive.
Dalla prima edizione il percorso è stato quasi totalmente rinnovato e lo trovo molto più appagante. Organizzazione curata ed efficiente dove nulla è improvvisato e gestita al meglio. Ovviamente come ogni volta parte integrante e fondamentale è il prima e dopo gara trascorso in piacevolissima compagnia.
Alberzek