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Domenica 22 giugno si è tenuta la 12^ edizione di questa bella gara in una vallata poco conosciuta ma molto affascinante. Particolarità il fatto che si corra a coppie ed i due elementi devono viaggiare sempre vicini. Io la corro insieme ad Alberto Zecchi. Tre sono i punti di controllo delle squadre. Ben sette invece i ristori sul percorso. Il bello delle skyrace è proprio poter correre leggeri potendo contare sull’assistenza del comitato organizzatore. Infatti prima della partenza viene anche revocato l’obbligo della giacca antivento. Infatti la giornata era perfetta, temperatura ottima anche ai 2.400 metri del punto più alto e le spalle ustionate dal sole lo testimoniano.

Partenza da Tartano (SO), percorso tosto, un paio di km su strada per sgranare il gruppo e poi subito salite impegnative. Tipico sentiero di montagna, dapprima nel bosco e poi in campo aperto. Paesaggio stupendo con le alte vette ancora imbiancate. Arriviamo al lago di Porcile a 2.100 metri che presenta ancora vasti tratti ricoperti di ghiaccio e neve. Bel tratto ondulato e poi giù fino a ridosso di Sansimone in provincia di Bergamo. Siamo a quota 1800 e iniziamo la seconda salita fino alla vetta del monte Lemma a 2.348 metri. Un tratto di cresta veramente spettacolare con la vista che spazia a sinistra verso la Valtellina e la Valmasino e a destra verso le valli bergamasche, fantastico!! Inizia la discesa, tecnica e scivolosa. Ristoro e poi un urlo: “giù a slittaaaa”. E’ un ragazzo dell’organizzazione e ha ragione, non possiamo far altro che scendere sul ripido nevaio scivolando sul sedere, bello e da ridere. La discesa continua con attraversamenti di pascoli alternati a tratti molto tecnici anche attrezzati in punti un po’ esposti o per attraversare torrenti impetuosi. La stanchezza si fa sentire. L’ultimo km è su asfalto in discesa ma ormai corriamo a velocità ridicola. L’arrivo è una bastardata. 300 metri in salita con pendenza di circa il 35% su mulattiera, il colpo di grazia per le gambe già scosse dai crampi.

Gara bella, valle bella, montagne belle, organizzazione perfetta (unica pecca i numerosi ristori con solo liquidi e nulla di solido). Ma una gara per chi ha dimestichezza con l’alta montagna, i passaggi tecnici e scivolosi, la neve e non soffre di vertigini. La nostra prestazione è stata un po’ sotto le aspettative. Le skyrace sono gare impegnative fatte ad un ritmo elevato. Io quest’anno manco un po’ in allenamento specifico ma anche Alberto, nonostante gli allenamenti lunghi che ha fatto, ha risentito della velocità. Sembra un paradosso parlare di gara veloce ma consideriamo che i vincitori hanno impiegato 2h32’ per coprire i 24,7 km con 1860 D+, provare per credere!!!

Il Poggio

3 commenti
  1. Silvano 24 giugno 2014 alle ore 10:02  

    Ciao
    bravi Alberto e Poggio ...

    Sfaterei un pochino questo mito delle "gare non per tutti" ... basta un pò di volontà e di testa come serve sempre in montagna !!!

    Silvano

  2. Il Poggio 24 giugno 2014 alle ore 11:15  

    Certo Silvano, però se si soffre di vertigini e si ha poca dimestichezza con la neve su pendio molto ripido diventa un po' complicata. Meglio affrontarla dopo aver fatto le dovute prove in allenamento.

  3. Anonimo 25 giugno 2014 alle ore 06:56  

    Bella bella bella! L'alta montagna e le sue difficoltà. Nulla di proibitivo purché un minimo preparati e consapevoli di ciò che si sta facendo. Da rifare!
    Alberzek