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Gocce di sudore solcano il viso bruciato dal sole.
Occhi scintillanti di gioia fotografano paesaggi favolosi.
Luci e colori a comporre un mosaico indimenticabile.
Piccolo essere in lento movimento, sperso fra montagne grandiose.
Cuore, muscoli e volontà pulsanti energia alimentata dall'azione stessa.
Sensazione meravigliosa.
Salite, salite e ancora salite.
Sempre più su inseguendo le prime stelle al crepuscolo.
Fagocitato dalla notte nel suono del silenzio.
Acqua di torrente che scorre, il richiamo di un ungulato,
fruscii segreti nella bassa vegetazione, piccoli occhi luminescenti.
Bestiole o spiritelli sono in buona compagnia.
Alba incendiaria, mille sfumature.
Creste infuocate si stagliano nette contro i bagliori del giorno che avanza.
Ancora poche ore, la meta vicina.
Il saluto fischiato di una marmotta.
Arrivederci.
Non voglio finisca tutto questo.
Chiudo gli occhi,
e sogno ancora.

Alberzek

Un sogno. Le fantasticherie nel dormiveglia notturno antecedente la gara.
La realtà è che sono qui a correre sotto un cielo plumbeo con l'aria così spessa da tagliare con il coltello.
Il bel bosco sale ripido e ci proietta in un mondo di alti pascoli, creste arrotondate e facili. La pioggia leggera quasi non bagna mentre squarci fra le nebbie ci fanno intravedere la bellezza che andiamo cercando. Discesa tecnica e ripidissima, corde fisse, se sbagli fai un bel tuffo nel lago 600 metri più in basso.
Bello, la montagna che mi piace.
Montagna vera, dura, per chi è abituato a muoversi per lunghi tratti in ambiente selvaggio e severo. Ma il meteo continua a turbare la mia tranquillità. Salite infinite, discese massacranti. Ora questo altopiano attorno ai 2500 metri pare la luna, penetro preoccupato nuvole nere che mascherano di tenebre la metà pomeriggio. Al momento l'aria non sembra carica di elettricità ma la situazione non mi piace per nulla e agile mi involo in discesa.
Raggiungo il CP del 45 k e con la visibilità migliorata osservo atterrito il fronte che ci sta venendo addosso. Ok mi fermo e aspetto. Tre quarti d'ora di fuochi d'artificio, cannonate e quant'altro fra secchiate d'acqua rabbiosa.
Migliora leggermente, dai andiamo mi dicono, ma guardo in basso e vedo brutte nubi che voracemente ingoiano i prati. So che ancora non è il momento ma stupidamente mi faccio convincere.
Un chilometro più avanti il fulmine esplode davanti a noi e mi maledico di non aver dato retta alla voce dell'esperienza. Fra i botti raggiungo il colle con il solo pensiero di perdere poi quota il più celermente possibile sperando di non essere incenerito.
Eccomi alla base vita, metà trail, poco più di 58 k fatti e 4250 +. Sto bene, sono in crescendo, ora ho anche mangiato la pasta, vorrei continuare ma gli aggiornamenti meteo non danno speranze. Nella notte sono previsti due altri fronti temporaleschi, l'ultimo dei quali violento.
In assoluta serenità decido di non continuare. In 30 anni di montagna ho ben imparato a non riguadagnare quota se si prevede burrasca e oggi pomeriggio un jolly l'ho già giocato. Mi domando come la gara possa proseguire. In auto mi riportano alla partenza/arrivo. Verso mezzanotte i corridori vengono stoppati per circa un'ora, fatti ripartire e fermati definitivamente in mezzo al finimondo verso le 4 del mattino. Per fortuna in rifugio o al riparo dei CP nessuno si è fatto male.
Si potrebbe discutere all'infinito sul dove come e quando la gara andava sospesa ma da quel che so l'emergenza è stata gestita dall'organizzazione in maniera adeguata.
Ci tengo a segnalare anche i ristori lontani fra loro ma pieni di tutto il necessario, la segnalazione scrupolosa del percorso con balise e vernici bio rifrangenti e i volontari pochi ma meravigliosi.

Insomma montagna dura e pura. Per chi è preparato. Per chi bada alla sostanza e non all'apparenza.

Speriamo nella clemenza del tempo il prossimo anno.

Alberzek

6 commenti
  1. tillo 7 agosto 2012 alle ore 16:14  

    sei un grande !!!!!!!

  2. Max 7 agosto 2012 alle ore 16:29  

    Che belle immagini mi hanno regalato le tue parole. Sei un poeta della montagna.
    Bravo e un po' incosciente così come tutti i montanari.

  3. Il Poggio 7 agosto 2012 alle ore 17:57  

    Per la Svizzera e i suoi trail questo è proprio un anno sfortunato, gli annullamenti si susseguono. Però belle parole e bella avventura.

  4. Runnolo 7 agosto 2012 alle ore 18:39  

    ULTRACOMPLIMENTI !!!

  5. Silvano 9 agosto 2012 alle ore 20:43  

    Bravo Alberto ... bisogna rispettare la montagna !!!

    x Runnolo ... 2 righe per la tua di avventura ?

    Ciao Silvano

  6. Runnolo 11 agosto 2012 alle ore 08:16  

    Ciao Silvano,scritte,mandate ma non pubblicate...boh!