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BACENO-CRAMPIOLO

Pubblicato il 17.8.09

FOTO

La classica del 16 agosto Baceno – Devero – Crampiolo si apre subito con un record è cioè quello delle presenze.    E sì perché se fino a qualche anno fa al nastro di partenza si presentavano un centinaio di persone, con una punta di quasi 400 l’anno scorso, ieri al via c’erano ben 480 atleti.    Gli organizzatori sono stati colti un po’ di sorpresa tanto che hanno dovuto sopperire alla mancanza di pettorali improvvisando dei numeri di gara scritti su cartoline recuperate all’ultimo all’ufficio della Proloco.    La ressa che si era formata per l’iscrizione ha fatto si che la gara partisse ufficialmente con 20 minuti di ritardo rispetto la programma.

Personalmente erano parecchi anni che non partecipavo a questa “sfacchinata” e un pochino mi sentivo agitato, ma non per l’effetto competizione, più che altro perché correre in questi posti mi fa ricordare quando ancora bambino e lontano anni luce dal podismo capitava, al 16 di agosto, di essere a spasso con i miei genitori e incontrare sulla famosa mulattiera qualche podista con la faccia stravolta.    E, in quei momenti, ingenuamente chiedevo: “perché quelli li corrono?”   A distanza di anni mi ritrovo ancora fra “quelli li” a sgambettare alla famosa Baceno – Devero.

La partenza è abbastanza decisa tanto è vero che si forma subito il gruppo di testa composto da 6 atleti, fra i quali ci sono anch’io.   I primi 6 km sono si in salita ma corribile e, ogni tanto, la strada spiana e si riesce a tirare.  La svolta ovviamente arriva all’inizio della mulattiera, lunga circa 2 – 3 km ma con dislivello da paura.   Così piano piano il gruppo si sfilaccia e, mentre i primi due riescono a correre ancora, noi altri siamo costretti a intervallare la corsa alla camminata.   Fortuna vuole che al termine della mulattiera, gli ultimi 4 km, nonostante qualche strappo, sono corribilissimi e piuttosto veloci.   A un chilometro dall’arrivo a Crampiolo, fra un sacco di gente a fare il tifo, i giochi sono fatti.   Taglia il traguardo per primo Cattaneo (1:02:52) e a seguire Scrimaglia (1:02:58, Piana (1:03:25), Badini (1:04:22), Proserpio (1:05:18) e io la sesto posto (1:05:54).   In una giornata splendida sono pienamente soddisfatto della mia prova, più che altro per il tempo finale e poi perché, a mente fredda e ripercorrendo le fasi di gara, posso dire di avere corso bene.   Come del resto hanno corso bene gli altri valbossini presenti a questa trasferta e che di seguito vi elenco in ordine di arrivo:

58° Negretto Paolo (1:18:28);

114° Brusa Roberto (1:25:05);

133° Poggioni Andrea (1:25:53);

144° De Mieri Angelo (1:27:33);

194° Aprile Alexia (1:32:25);

228° Secco Giuseppe (1:36:32);

248° Secco Luigi (1:37:48);

253° Gonzato Egidio (1:38:13);

273° Lattuada Dario (1:40:33);

275 Giamberini “il Gianni” (1:40:41)

Oltre a noi Valbossa c’erano anche gli amici del Verbano, del Miralago, il Giordano filo valbossino (55° in 1:18:12) e tanti tanti altri amici con i quali abbiamo condiviso una giornata indimenticabile.In attesa delle foto del Gianni, vi saluto e vi ricordo che giovedì sera ci sarà la staffetta di Cambiasca dove debutterà una coppia femminile inedita e... attente a quelle due!.

Ciao Andrea Basoli

4 commenti
  1. Anonimo 17 agosto 2009 alle ore 21:26  

    lo sappiamo lo sappiamo... a cambiasca la staffetta femminile darà del filo da torcere alle piemontesi.... :-) allora ha accettato!! bene bene....

  2. Anonimo 17 agosto 2009 alle ore 21:27  

    nooooo!! sorry sono io l'anonimo.. lella

  3. fff 19 agosto 2009 alle ore 16:19  

    Crampiolo....mi sembra l'ottavo nano, quello che ha sempre problemi muscolari..
    Bè...non fà ridere ma almeno è lassativa..
    ma dai..!! siamo (o meglio..) siete in ferie e visto che l'orizzonte e "sgombro" dai pesc...ops..dalle gare, un po' di scemenze servono a tenere vivo il valbosSito.
    arri

  4. president 25 agosto 2009 alle ore 21:37  

    Quest'anno a questa edizione c'è stata una grande affluenza di iscritti perchè vi erano anche molti turisti che pur di godersi le bellezze naturali della montagna hanno intrapreso a piedi il percorso stabilito per la competizione.Complice di tutto ciò la giornata da cornice.