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Bione (BS) 20/02/16

Lo scorso anno alla 6 e 12 ore mi ero divertito. In entrambi i casi su anelli dal chilometraggio e caratteristiche differenti avevo compiuto 6 giri senza accusare noia.
Ora mi viene da pensare che quel numero di tornate sia il mio limite mentale. Questa volta di giri ne ho fatti 7 ma proprio il settimo è stato psicologicamente fatale. Ho cominciato a soffrire il ripetersi del tragitto e la notte che avevo pensato potesse essere alleata nascondendo parte delle cose viste in ripetizione mi ha invece del tutto atterrito. Anche se sempre gli stessi non c'erano più panorami da guardare ma solo sentieri e sassi che ormai riconoscevo uno per uno.

Così dopo solo 10 ore con 58 k e 3850 + ho deciso di fermarmi. Non ritirato certo ma classificato abbastanza in fondo. Al momento del crollo ero tredicesimo.
Il percorso era molto vario e impegnativo e in tutta onestà nelle prime tornate ero convinto fosse impossibile annoiarsi, davo per scontato che prima o dopo la fatica si sarebbe fatta sentire ma solo a livello fisico.
Nel bene e nel male è l'ennesima dimostrazione che più le prove sono lunghe e più sono i fattori che entrano in gioco.
Null'altro da aggiungere se non il segnalare una ineccepibile organizzazione e un sistema di monitoraggio e cronometraggio dei concorenti perfetti.

Alberzek

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