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Neve e freddo, cosa ci può essere di bello a correre in un ambiente così? Sulla neve si va a sciare e se fa molto freddo si resta davanti al camino. E invece no, non si può, perché lo spirito trail non si ferma davanti a nulla.
Il Trail Blanc è una gara tosta che si sviluppa in un ambiente molto bello tra le montagne francesi poco lontano dal Monginevro. Sono diversi i particolari che la rendono una gara tosta. La neve, a tratti compatta come lo sterrato ma per la maggior parte del percorso molto morbida e farinosa. In salita spingere è proprio impegnativo ed in discesa si rischia affondando fino al ginocchio. Il freddo che ci ha accompagnato per tutta la gara con partenza a – 14 e arrivo ancora alcuni gradi sotto zero tanto che le bibite uscivano dalle bottiglie sotto forma di granatina.
I francesi specialisti di trail, praticamente eravamo nella tana del lupo. Ma tutto questo non ha fermato i Runners Valbossa che c’erano anche questa volta. Marco Zarantonello, Gilda, Marco Vicario, l’amico 3v Alberto Zecchi ed il sottoscritto ci hanno provato e tutti abbiamo portato a casa la gara. Soddisfatti o meno abbiamo vissuto una bella esperienza e capito qual è lo spirito francese del trail. Anche in condizioni dure bisogna arrangiarsi. Lungo il percorso un solo ristoro da cui si transitava due volte, al 6° ed al 21°km era l’unica occasione per trovare qualcosa di caldo. Poi ognuno con la propria borraccia, obbligatoria, riempita in albergo con acqua calda, ma che già al decimo era gelata. Fortunatamente il sole splendido ha mitigato un po’ gli effetti del freddo e tutto sommato con la nostra ottima attrezzatura siamo riusciti a non soffrire minimamente. Unico fastidio l’aria fredda respirata che nei primi km creava una specie di strozzamento in gola.
Tra tutti come sempre il migliore dei nostri il cuoco volante Marco che si aggiudica il 15° posto assoluto e 3° di categoria, si è detto soddisfatto e felice. Gilda si è divertita e ha vinto la sfida con Marco Vicario staccandolo di circa 15 minuti; l’attenuante per Marco è stata l’aver sciato tutto il giorno precedente ed essere partito quindi con le gambe già un po’ stanche. Inoltre, come si può intuire, affondava un po’ di più nella neve e quindi il passo era più dispendioso per lui.
Io, il Poggio, sono soddisfatto a metà in quanto avrei voluto finire in progressione negli ultimi km, i più facili, ma le gambe non ne volevano proprio sapere di fare il loro lavoro. Certo allenamenti di tre ore non ne ho fatti ultimamente quindi va bene così. Buon 62° anche Alberto Zecchi che ha dato così il via ad un 2009 che lo vedrà impegnato in trail molto lunghi con obbiettivo finale la gara di 135km in Marocco ad ottobre, che dire, in bocca al lupo Alberto!!!
Ora ci aspetta il 17 gennaio prossimo un altro trail su neve a Courmayeur. I Runners saranno parecchi di più in quell’occasione.
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Buona corsa a tutti.
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Il Poggio

9 commenti
  1. Anonimo 5 gennaio 2009 alle ore 12:31  

    per tutta la gara ho pensato alle previsioni del poggio: 2.40' come per una 35 km a 4.35", sulla neve battuta si corre quasi come sull'asfalto, "ma dov’è la neve battuta?" ripeto per spingermi ad andare avanti circondata da soli francesi con cui non riesci a scambiare neanche una parola "alla faccia della neve battuta!”. In un’ora e cinque minuti raggiungo il primo ristoro che sapevo essere al sesto km, e li scatta la mia previsione: 6 x 4= 24, 65 x 4= 4 ore e venti e mancano ancora 4 km, oddio ci metto minimo cinque ore! con il mal di c..o e di gambe continuo a procedere; penso a Jean Gabin, all’ispettor Clouseau, a cherchez la femme… quand’ecco la femme, la supero, poi un’altra, la supero, poi un homme e un altro, li supero, il mio passo è decisamente più pimpante, ma allora non sono così stanca … al 18° km è previsto un altro ristoro, ma non arriva mai (ci credo l’hanno spostato al 21°), quand'ecco all'apice della salita la visione del mitico yeti, bingo! l'ho preso, l'andatura non lascia dubbi è scoppiato, ma alla fine della salita inizia una ripida discesa, quattro dei suoi lunghi passi e mi stacca di nuovo, ma è solo il canto del cigno, appena spiana è praticamente fermo, lo supero, mancano circa 9 km all’arrivo e 2 al ristoro, da lì in poi la pista è tutta battuta e quasi pianeggiante, la gamba tiene e come direbbe il poggio faccio gli ultimi km in progressione .… bellissima giornata, bella gara, da rifare … di sicuro non domani! vive la France, viva l’Italia!

  2. Anonimo 5 gennaio 2009 alle ore 12:42  

    Max63

    complimenti a Voi e alle belle sensazioni che riuscite a trasmetterci...prima o poi deciderò di unirmi al gruppo.
    siete dei grandi.

    Max63

  3. Anonimo 5 gennaio 2009 alle ore 14:03  

    Gilda,la rivincita sarà a Courmayeur!

  4. Anonimo 5 gennaio 2009 alle ore 17:45  

    Complimenti a Gilda, ti lamenti sempre ma poi fai i fatti, sei una vera montagnina... ma allora vai a Courmayeur!?

  5. Anonimo 5 gennaio 2009 alle ore 17:56  

    finalmente una Gilda tosta e con le p...e, brava e complimenti
    certo che questo Yeti c'è sempre lo hanno visto anche dalle parti di Courmayeur complimenti anche a te Yeti

  6. Anonimo 7 gennaio 2009 alle ore 08:36  

    yeti a Courmayeur non ci sono! anzi se qualcuno fosse interessato al mio pettorale si faccia vivo!

  7. Anonimo 8 gennaio 2009 alle ore 09:24  

    Mi dispiace Gilda ma il 17 io non posso andare, pensavo fosse di domenica ma di sabato ho troppi impegni familiari.

  8. Il Poggio 8 gennaio 2009 alle ore 17:19  

    Max 63 ti aspettiamo a braccia aperte.

  9. Anonimo 14 gennaio 2009 alle ore 11:28  

    Complimenti Gilda!!!
    E pensare che da ragazzina ti ricordo vagamente...pigra... :) :)
    Bella lì!